Ovest Ticino

Giuliana – Borgolavezzaro

Giuliana – Borgolavezzaro

Il caso di Santa Giuliana venerata a Borgolavezzaro, centro della pianura novarese al confine con la Lomellina, richiama le traslazioni di reliquie dall’Urbe da parte di Giovanni Battista Cavagna.

Il 13 agosto del 1603, il Consiglio Comunale del paese, alla presenza del pretore Giovanni Giacomo Tettone e dei consoli Giovanni Battista Merlo e Bernardino Cardano, deliberò di inviare una delegazione a Novara per ricevere dalle mani del vescovo Carlo Bascapè alcune reliquie di quelle che il Cavagna aveva portato da Roma. Il 16 agosto successivo, Giovanni Battista Merlo e Pietro Paolo Rosato, col parroco Signorino De Medici, andarono a Novara portando con loro due busti in legno dorato, due reliquiari a braccia, una croce in argento e due piccole urne entro cui riporre i preziosi frammenti ossei che avrebbero ricevuto. Il vicario generale Orazio Besozzi li accolse con i dovuti onori e fece loro sottoscrivere, a nome della comunità di Borgolavezzaro, l’atto di donazione contenente anche le condizioni da rispettare per avere i sacri pegni. Terminate le procedure formali, nella sacrestia della cattedrale, il vicario generale inserì i frammenti ossei nei reliquiari portati e con solenne corteo la delegazione venne accompagnata fino alle porte della città per fare ritorno al borgo, dove tutta la popolazione accolse festosamente l’arrivo del prezioso dono.

Nell’atto di donazione, rogato dal notaio Zucchinetti, le reliquie inserite nei due busti vengono dette appartenere ai due martiri Giuliana e Fabiano, senza alcuna ulteriore specificazione che consenta di attribuirle agli omonimi santi conosciuti. Tuttavia, fin da subito, i frammenti di Santa Giuliana vennero ritenuti appartenere alla celebre martire di Nicomedia, la cui memoria si celebra il 16 di febbraio. Tale identificazione ha caratterizzato, fino a nostri giorni, il culto verso questo corposanto, nonostante che nessuna fonte antica attesti la presenza di reliquie di questa santa nell’Urbe.

Successivamente venne realizzata anche una statua della santa, tutt’ora conservata nella nicchia dell’altare a sinistra del presbiterio, sotto alla cui mensa è invece collocata la pregevole urna che contiene un manichino raffigurante la martire giacente. Giuliana è ritratta in una finissima maschera in ceroplastica, mentre volge gli occhi verso il cielo; si porta verso il petto la mano sinistra, con la quale tiene la palma del martirio, mentre la destra è adagiata lungo il fianco; al centro del petto, una teca in filigrana dorata racchiude alcuni frammenti ossei. È questo il terzo reliquiario che, più ancora dell’antico busto e della scultura ottocentesca, attira la devozione dei fedeli: molte persone durante la sua esposizione annuale, vi appoggiano delle fascette di stoffa, poi utilizzate a protezione contro i dolori alla testa.

La comunità di Borgolavezzaro, oltre alla ricorrenza annuale celebrata sempre con particolare solennità, ha dedicato alla sua padrona particolari festeggiamenti in occasione del terzo centenario dell’arrivo delle reliquie, nel 1903, a distanza di cinquant’anni nel 1953, e nel 2003 a quattro secoli dalla donazione dei sacri resti.

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