Ossola
Feliciano – Domodossola
Feliciano – Domodossola
Nella collegiata di Domodossola, sotto la mensa dell’altare della cappella di San Carlo, immortalato dal pennello di Tanzio da Varallo mentre comunica gli appestati, riposa il corposanto di Feliciano, donato nel 1752 alla locale Confraternita del Santissimo Sacramento della stessa chiesa.
Le ossa vennero rinvenute anonime nella catacomba di Castulo, sulla via Labicana e venne loro attribuito il nome di Feliciano; inserite in una cassetta di legno chiusa con i sigilli, furono inviate al pio sodalizio del capoluogo dell’Ossola. Nella Collegiata, il 15 ottobre del 1752, il Canonico Arciprete e Vicario Foraneo don Giuseppe Raimondi procedette all’ufficiale riconoscimento della reliquia.
Per esporre il presunto martire alla venerazione dei fedeli, venne incaricato il padre cappuccino Stefano da Varallo di ricomporne le ossa in forma anatomica di scheletro, vestendolo come un nobile romano con un prezioso tessuto in fili d’argento e oro. L’urna lignea, appositamente fatta realizzare ed in cui venne inserito anche il vas sanguinis, venne ufficialmente inaugurata il 2 dicembre successivo e poi collocata sull’altare di San Carlo.
Per più di un secolo il corposanto restò nella forma conferita dal religioso cappuccino, fino a che, nel 1858, si decise di farlo ricomporre in ceroplastica da don Guglielmetti, per collocarlo in più commovente espressione. Tutto fu pronto per i solenni festeggiamenti, culminati ovviamente con il trasporto del santo lungo le vie addobbate della città, con l’intervento del vescovo diocesano Giacomo Filippo Gentile e del cuneese monsignor Scotti.
Il corposanto, che può essere considerata una delle migliori opere in ceroplastica del Guglielmetti, si presenta ancora come egli lo plasmò più di un secolo e mezzo fa; visibile all’interno dell’urna attraverso le tre specchiature in cui è ripartito il cristallo. La festa annuale in onore del creduto martire era un tempo celebrata la prima o seconda domenica di giugno, data forse scelta a motivo della ricorrenza dell’autentico omonimo martire romano il giorno 9 dello stesso mese. Attualmente Feliciano non è oggetto di alcun atto di culto pubblico da parte della comunità domese.
Please , update your browser