Borgomanerese e Aronese
Zeno e Tecla – Momo
Zeno e Tecla – Momo
Le vicende dei resti dei due santi patroni di Momo si collegano alle prime traslazioni di reliquie romane in diocesi di Novara, essendo un dono che Carlo Bascapè concesse al paese patria di Giovanni Battista Cavagna.
Quando i resti dei due presunti martiri giunsero a Momo il 24 novembre del 1615, il venerabile vescovo era deceduto da poco più di un mese. L’atto di donazione venne stilato dal notaio Moroni il 15 di novembre: il canonico della cattedrale di Novara don Giovanni Antonio Dulcio, delegato dal vicario capitolare don Antonio Tornielli, consegnò a don Giuseppe Rozzati, parroco del borgo, e al notaio Battista Rozzati, anch’egli di Momo, una cassetta contenente le ossa di Zeno e Tecla. I resti facevano parte degli apporti del loro compaesano Cavagna e, per le note vicende giudiziarie in cui egli era incorso, restarono per un decennio depositati presso il duomo, in attesa dell’autorizzazione alla loro distribuzione nelle chiese della diocesi.
Come avvenuto per gli altri corpisanti del tempo, anche per quelli giunti a Momo vennero realizzate due urne in serizzo, in cui distintamente furono poste le loro ossa, poi collocate sotto all’altare maggiore. Nel 1754, procedendo alla sostituzione dell’antico altare, con quello attuale in marmi pregiati, anche le reliquie dei due santi vennero spostate e inserite nella base della nuova mensa, ove restarono fino al 20 luglio del 1860, quando si procedette alla loro estrazione per offrirle, in nuova forma, alla venerazione dei fedeli.
Sul lato sinistro della chiesa venne adattata una cappella già esistente ad accogliere la nuova sontuosa composizione delle due urne che ancora oggi si può ammirare, realizzata su disegno dell’architetto don Ercole Marietti e scolpita da Francesco Sella. I due manichini in cera che vennero appositamente modellati, furono sostituiti successivamente con le attali sculture lignee, che presentano sempre i due martiri in posizione giacente, rivestiti di abiti secondo l’antica foggia romana. Sulla volta, al di sopra alla cassa con le due urne, un dipinto rappresenta la gloria dei santi, che sono anche effigiati in due più recenti vetrate del presbiterio.
Zeno e Tecla sono ricordati annualmente dalla comunità di Momo nella seconda domenica del mese di agosto, mentre festeggiamenti più solenni, con il trasporto delle urne per le strade del paese, vengono organizzati ogni venticinque anni.
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