Purtroppo le notizie riguardanti questo corposanto, che si conserva nella parrocchiale di San Giacomo a Soriso, sono assai scarse. L’edificio che già ospitava il corposanto di Colomba, venne arricchito nel 1873 anche di quello di Urbano, dono dell’allora prevosto del paese don Gaetano Mongini.

La reliquia venne solennemente accolta in paese il 19 ottobre del 1873, ma purtroppo non si sono ritrovati fino ad ora documenti che possano indicare la catacomba di provenienza dei resti di Urbano, il cui supposto martirio venne immortalato in un quadro dipinto nel 1880 da Francesco Toni del vicino paese di Auzate, attualmente posto sulla parete destra della cappella dedicata al santo. Il pittore, che già aveva realizzato il quadro per l’altare di Santa Colomba, nella cappella di fronte, immortala Urbano mentre, inginocchiato e col capo chino, sta per essere decapitato alla presenza del giudice e davanti ad una piccola folla.

Da un’attenta osservazione del manichino in cui sono racchiuse le ossa è possibile supporre che la composizione sia opera di Don Guglielmetti, ravvisando nella scultura in cera molte analogie con quella di San Feliciano, nella Collegiata di Domodossola e di San Silvano nella parrocchiale di Romagnano.