Borgomanerese e Aronese
Prospero – Pogno
Prospero – Pogno
Il corposanto di Prospero, venerato nella parrocchiale di Pogno, paese che si affaccia sulla collina prospicente il lato occidentale del Lago d’Orta, venne recuperato dalla catacomba di Callisto il 25 febbraio 1711 e concesso a Giacomo Ottini di Pogno, che in quegli anni, come altri suoi concittadini, era emigrato a Roma per motivi di lavoro.
Entro una cassetta di legno, come da prassi, le ossa pervennero nel borgo cusiano ad un anno di distanza il 4 marzo 1712, e vennero ufficialmente destinate alla venerazione dei fedeli nella chiesa parrocchiale. Soltanto però il 4 settembre del 1713, la reliquia, ricomposta a forma di corpo umano, venne inserita nella cassa lignea nel frattempo preparata che, nella domenica 8 ottobre, fu portata solennemente in processione per le strade di Pogno, per poi essere collocata in chiesa. Corrispondendo quel giorno con la seconda domenica del mese, gli abitanti chiesero alle autorità ecclesiastiche di poter celebrare per sempre in quella data la festa di Prospero; il permesso venne concesso il 26 maggio 1726 dal cardinale Francesco Barberini.
Nel 1747 venne predisposta una nuova cassa, più maestosa e più bella della precedente, con modanature argentate e dotata di cristalli, in cui venne posto il corposanto dal parroco don Gaspare Francesco Tarlotto. Il nuovo reliquario, che è quello in cui tutt’ora si vede il corpo di Prospero, aveva necessità di una più consona collazione e si progettò di erigere una apposita cappella scurolo. Lo scurolo venne realizzato nella parte absidale della chiesa, oltre l’altare maggiore, in posizione rialzata, conferendo al santo una posizione di rilievo. L’inaugurazione della cappella avvenne in occasione della festa di San Prospero del 1761, e l’ambiente si presenta ancora con la decorazione rococò che fa da cornice all’altare su cui è deposta l’urna. La controcassa che la protegge presenta sul fronte la figura dipinta del santo giacente, appoggiato sul gomito, nelle vesti di un soldato romano, verso cui volano degli angeli recando delle corone. All’interno le ossa di Prospero si presentano nella stessa postura, inserite in un manichino molto lavorato, soggetto anche di un’incisione realizzata dal romano Domenico Miserotti, che ne descrive la raffinata bellezza che si può tutt’oggi apprezzare osservando la reliquia. Sulla volta della cappella è affrescata la gloria di Prospero, portato in cielo dagli angeli, dove ad accoglierlo vi sono gli apostoli titolari della chiesa.
La devozione verso il santo si estese anche nei centri vicini del Cusio, come testimonia il pellegrinaggio compiuto dagli abitanti di Bugnate il 25 luglio 1839; ancora oggi Pogno festeggia il suo compatrono nella seconda domenica di ottobre.
Please , update your browser