Confraternite e Compagnie. Spirito di solidarietà e devozione ad Asti

Confraternita dell’Annunziata

Confraternita dell’Annunziata

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Data di fondazione: 1386 circa


Note storiche e finalità: secondo gli storici settecenteschi Sebastiano Provenzale e Stefano Giuseppe Incisa, l’erezione di questa Confraternita risalirebbe al 1386 circa. La prima sede di questa istituzione fu un oratorio situato tra la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova e l’antico convento di Sant’Agostino, all’epoca ubicato fuori dalle mura della città. Gli stessi padri di Sant’Agostino furono per un lungo periodo cappellani della Confraternita, anche se ciò non evitò che si creassero dissidi tra le due istituzioni: fra il 1488 e il 1494 il grande poeta astigiano Giovan Giorgio Alione descrisse in due canzoni una lite che opponeva la Confraternita ai frati di Sant’Agostino, dei quali vengono derisi i vizi e il malcostume (Cantioni de li disciplinati de Ast quando littigaveno contra li frati de Sancto Augustino per la capella de l’Annunciata). Nel 1628 la Confraternita viene aggregata all’Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica di Roma. A causa delle guerre e dei passaggi di truppe che, tra XVI e XVII secolo, causarono continui danni a questo antico oratorio e un progressivo spopolamento del borgo di Santa Maria Nuova, si decise di trasferire la sede di questa Confraternita all’interno delle mura della città. Così il 21 giugno 1641 il vescovo di Asti Ottavio Broglia pose la prima pietra della nuova chiesa della Confraternita, che sarebbe diventata l’unica chiesa dipendente dalla Parrocchia della Collegiata di San Secondo.


Sede: la chiesa della Confraternita costruita (come si accennava sopra) nel 1641, situata al centro dell’attuale piazza Medici, era un edificio a pianta ottagonale e facciata rivolta a ovest, con la caratteristica di non essere addossato ad altri edifici circostanti lungo alcuno dei suoi lati (a differenza di tutte le altre chiese confraternali astigiane). All’interno della chiesa vi erano tre cappelle: a sinistra quella del Santo Sudario (in precedenza intitolata ai santi Secondo e Carlo), a destra quella dei santi Benedetto e Scolastica. L’Incisa ricorda, poi, una piccola cappelletta intitolata al Crocifisso fatta oggetto di grande devozione. Le otto vele della cupola furono decorate ad affresco nel 1682 circa con episodi della vita della Vergine. L’altare maggiore della chiesa aveva la particolarità di poter essere ufficiato su due lati: il lato verso l’aula della chiesa era dedicato a Maria Vergine Annunziata, mentre il lato rivolto verso il coro era dedicato all’Addolorata. Questo altare era decorato con il gruppo scultoreo ligneo dell’Annunciazione (fine del XVII secolo), oggi collocato nella chiesa parrocchiale della SS. Annunziata di Asti. Il coro della chiesa era stato ampliato nel 1718, anno in cui venne edificato anche il campanile. Nel 1725 si ricavò sotto lo stesso coro una camera sepolcrale per i confratelli defunti. L’interno della chiesa era interamente e riccamente decorato a stucco.

Dopo aver cessato il suo funzionamento alla fine del XIX secolo, questo edificio fu completamente abbattuto e al suo posto, nel 1912, fu realizzata la monumentale Fontana dell’Acquedotto dallo scultore Materno Giribaldi su progetto dell’ingegnere Luigi Medici del Vascello.


Festività: le feste principali presso la Confraternita erano il giorno dell’Annunciazione della Vergine (25 marzo) e quello di Maria Addolorata (il Venerdì Santo fino alla fine del XVIII secolo, poi il 15 settembre o la domenica immediatamente successiva).

Nella domenica di Quinquagesima (cinquanta giorni circa prima di Pasqua) si teneva la pratica devozionale delle Quarant’ore (consistente nell’adorazione eucaristica per quaranta ore consecutive).

Fino alla fine del XVII secolo i confratelli avevano l’usanza di recarsi a messa, nella festa dell’Ascensione, presso l’antico monastero di Sant’Agnese (situato anch’esso fuori dalle mura della città, nel borgo di San Pietro, e non più esistente). Mantennero sempre, invece, l’usanza di recarsi a messa presso la piccola chiesa di San Secondo in Vittoria (oggi non più esistente) il 13 novembre di ogni anno, giorno anniversario della vittoria degli astigiani contro le truppe di Fabrizio Maramaldo al soldo degli spagnoli (1526).


Abito: i confratelli indossavano l’abito blu.


Gonfalone: non conservato.


Fondo Archivistico: ARCHIVIO STORICO DELLA COLLEGIATA DI SAN SECONDO, Compagnie religiose, Confraternita dell’Annunziata

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