Il Compendio costituisce una fonte documentaria di fondamentale importanza per la storia della fondazione e del mantenimento del beneficio ecclesiastico della Congregazione dei Padri di San Filippo. Contiene, infatti, documenti relativi a lasciti testamentari, a donazioni a favore dei confratelli, a proprietà terriere come masserizie, vigne e campi, dislocati nei diversi territori della diocesi di Casale, a beni alienati, a investimenti effettuati e a debiti contratti. Tra i nomi rinvenuti tra le pagine del volume ne spiccano alcuni manoscritti in lettere ricalcate e di maggiori dimensioni appartenenti a coloro che fecero donazioni a favore della congregazione. In primis Tullio del Carretto, vescovo di Casale, che “ per moltiplicare gli operai nella Vigna del Signore”, volle erigere tale congregazione di sacerdoti; il duca di Mantova e di Monferrato, Ferdinando Gonzaga, del quale si conserva anche la copia della patente concessa dallo stesso nel 1613 per la costruzione degli edifici della congregazione, e molti altri benefattori casalesi e non vicini alla causa dell’Oratorio. Tra le donazioni più curiose effettuate nel corso della storia dell’Oratorio emerge quella di tre pietre di Belzoar, regalate ai Padri da Fra Giacinto Natta, sostenitore della fondazione della Confraternita di San Filippo in città. Questi particolarissimi oggetti, oggi non più conservati presso la chiesa casalese, consistono in concrezioni a forma di pietra, composta da minerali e da fibre di natura animale e vegetale, che si formano nello stomaco di animali ruminanti e che, secondo le credenze dell’epoca, costituivano un potente antiveleno contro i morsi dei serpenti. Il compendio contiene, infine, la documentazione di carattere contabile come censi, crediti fruttiferi con le loro rispettive estinzioni, reinvestimenti e debiti contratti oppure lasciti testamentari alcuni dei quali erano finalizzati al mantenimento degli altari, alla celebrazione di messe o alla creazione di doti destinate alle fanciulle povere.