L’idea di fondare in città un Oratorio dedicato a San Filippo Neri nacque all’inizio del XVII secolo come risposta concreta alle istanze di rinnovamento e di riforma scaturite dal Concilio di Trento. Nel 1612 il vescovo Tullio del Carretto, su proposta di Padre Giacinto Natta, cappuccino e predicatore di gran fama, delegato pontificio, che già tanto si era speso per la fondazione di ordini monastici a Casale, promosse in città l’erezione di una Congregazione dedicata al santo fiorentino. Questa sarebbe stata composta dai più dotti sacerdoti locali e della diocesi, i quali, vivendo comunitariamente, avrebbero dovuto dedicarsi alla preghiera, alla confessione e agli esercizi spirituali. Data la sua importanza per la vita ecclesiastica e sociale della città, la chiesa di San Filippo, è stata fatta oggetto di una mostra monografica realizzata nell’ambito del progetto integrato MAB dal titolo Barocco sacro a Casale Monferrato: la Chiesa di S. Filippo Neri allestita dal 16 ottobre all’8 novembre 2020 presso la Biblioteca del Seminario. Il percorso, quindi, presenta i risultati di questa ricerca comparata che, attraverso i documenti di archivio, i volumi antichi e le opere d’arte, ha permesso di approfondire la conoscenza storica, artistica e devozionale di una delle chiese maggiormente significative per la Diocesi di Casale. Dalla sua originaria funzione di cappella ducale della famiglia Gonzaga e di punto di riferimento per altre importanti famiglie nobili della città, infatti, l’edificio è oggi la chiesa di rappresentanza della curia casalese gli uffici della quale, dal 2012, trovano collocazione proprio negli ambienti dell’antico convento della Congregazione dei Padri di San Filippo.