Trame artistiche e urbanistiche a confronto
Chiesa della Santa Famiglia di Nazareth
Chiesa della Santa Famiglia di Nazareth
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Accanto al duecentesco santuario dedicato a Santa Maria Assunta, nel 2010 è stata realizzata la nuova chiesa parrocchiale, progettata dall’architetto Anna Mologni.
L’edificio si struttura in due volumi, realizzati con la stessa pietra color sabbia: un ampio parallelepipedo con sovrapposto un cilindro più alto e stretto, forme che definiscono anche l’assetto interno degli spazi. Sul prospetto d’ingresso, entrambi i volumi presentano un’apertura: per il parallelepipedo un’arcata ribassata incornicia l’entrata della chiesa, dove le porte in bronzo interrompono una larga vetrata resa di colore ambrato mediante inserti in foglia d’oro; nel cilindro, per tutta l’altezza, si apre una fessura a v, chiusa da un pannello di vetro in cui è inserita una grande croce dorata.
La forma circolare dell’aula ha suggerito per i banchi una disposizione a raggiera che converge verso il fondo della chiesa, su cui si imposta il presbiterio semicircolare rialzato da tre gradini e dominato dalla statua del Cristo crocifisso opera dello scultore Filip Moroder Doss, che si staglia sulla parete di sfondo dove una spaccatura della materia crea una croce dorata, in dialogo con la spaccatura esterna che, grazie al vetro, si vede anche internamente.
Lungo la parete, al di sopra dell’ingresso, si susseguono 14 tavole con le Stazioni della Via Crucis, opera dell’artista Piergiorgio Noris, i cui colori accesi mettono in risalto le singole scene focalizzate sull’azione e sul messaggio dei vari momenti della salita al Calvario, in contrasto con il rivestimento in pietra chiara che, alla luce dorata che filtra dalle aperture, conferisce alla chiesa un’atmosfera di sobria sacralità.
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