Il rinnovato rapporto tra arte e liturgia negli anni del Concilio
Chiesa di Cristo Sommo ed Eterno Pastore
Chiesa di Cristo Sommo ed Eterno Pastore
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La storia della Chiesa di Cristo Sommo ed Eterno Pastore si lega strettamente a quella della ricostruzione del seminario vescovile. L’edificio, infatti, costituisce il centro simbolico e il fulcro compositivo dell’intero complesso che si erge sul colle di San Giovanni.
Fu il vescovo Giuseppe Piazzi negli anni Cinquanta ad avviare i lavori per la riedificazione del seminario, interpretando anche il desiderio di papa Giovanni XXIII, antico alunno e professore del seminario stesso. Il 27 settembre del 1966 l’Arcivescovo Clemente Gaddi e il Cardinale Gustavo Testa posero la prima pietra della nuova chiesa del Seminario Vescovile, il cui progetto venne affidato all’architetto Vito Sonzogni. I lavori di costruzione della chiesa si conclusero il 27 ottobre del 1967, con la consacrazione e la dedicazione a “Cristo sommo ed eterno Pastore”.
La chiesa è impostata su una pianta centrale a croce greca di grandi dimensioni, in cui i materiali di costruzione sono a vista: cemento armato per la struttura portante e legno, utilizzato prevalentemente per la realizzazione del presbiterio, di forma semicircolare ed elevato di quattro gradini rispetto all’aula. Lignei sono pure i ventuno stalli che trovano posto nel coro e, al di sopra, il Crocifisso, opera dell’artista Erminio Maffioletti.
La luce naturale penetra dalle grandi vetrate d’ingresso, tra le quali si inserisce il portale bronzeo, opera di Piero Brolis. Il sagrato è impreziosito da un grande mosaico a parete, di mano dell’artista Trento Longaretti, che raffigura la «Sancta Ecclesia Bergomensis» come riportato nella scritta posta nella parte inferiore. Vi è rappresentata una processione dei Santi e Beati bergamaschi disposti in ordine cronologico, dal più antico, Sant’Alessandro, ai più recenti, che procedono sullo sfondo architettonico di un tempio antico.
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