Il rinnovato rapporto tra arte e liturgia negli anni del Concilio
Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria
Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria
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Il Tempio Votivo della Pace, dedicato al Cuore Immacolato di Maria, sorge nel quartiere di Santa Lucia. Previsto fin dal 1939, fu eretto nel secondo dopoguerra su disegno dell’ingegnere Federico Rota, a seguito di un voto formulato il 14 marzo 1943 da Mons. Adriano Bernareggi, allora Vescovo: qualora la città di Bergamo fosse stata risparmiata dai bombardamenti aerei, sarebbe sorta una nuova chiesa dedicata alla Madonna in segno di gratitudine per la protezione ricevuta.
Consacrato nel 1952, il Tempio è caratterizzato da una pianta circolare, lungo il cui perimetro si aprono simmetricamente quattro cappelle, sopra le quali si imposta il tamburo in cui sono inserite finestrelle a oculo. Chiude l’edificio un’alta cupola semisferica, internamente decorata da un motivo in rilievo a griglia che lascia intravedere una fitta trama di rami d’ulivo dipinti, simbolo della Pace il cui dono ispirò la costruzione del Tempio.
Negli anni Duemila si è reso necessario un intervento di riqualificazione architettonica e illuminotecnica, durante il quale le pareti, originariamente intonacate, sono state rivestite di marmo travertino e la cupola è stata dotata di un’apertura per permettere alla luce naturale di filtrare dall’alto. Contestualmente il presbiterio è stato rialzato di un gradino, il perimetro absidale nella zona del coro è stato rivestito di legno di ciliegio, che ne modula anche gli stalli, e gli arredi liturgici sono stati rinnovati.
Le decorazioni portano la firma di celebri artisti bergamaschi: la zona absidale è interamente ricoperta da un mosaico a fondo oro, realizzato da Trento Longaretti, in cui emerge in alto la figura della Madonna incoronata dalla Trinità e circondata da un gruppo di angeli, mentre nella parte sottostante è rappresentato un triplice corteo di Santi e fedeli. Da segnalare anche la Pietà marmorea di Pietro Brolis, posta nella cappella omonima, e la recente Via Christi, in creta dipinta, eseguita da Ugo Riva. Le statuette di Elia Ajolfi impreziosiscono le porte d’accesso e le sculture di Attilio Nani adornano le coperture del ciborio, del battistero e del tabernacolo.
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