Chiesa di San Giuseppe, Bolzano

CARATTERI ARCHITETTONICI

CARATTERI ARCHITETTONICI

La Chiesa parrocchiale dei Piani è stata costruita su progetto elaborato dall’architetto Marcello Piacentini nell’anno 1955.

Il complesso religioso prevedeva, oltre agli ambienti destinati al culto, spazi per le attività parrocchiali, per le riunioni di associazioni cattoliche, l’oratorio ed una sala per le rappresentazioni cinematografiche e teatrali.

L’intero complesso è rialzato rispetto il livello strada di circa 60 cm, una zoccolatura in pietra segna questo scarto in altezza. Eccezion fatta per la zoccolatura e alcuni elementi in pietra quali i gradini di accesso e il portale, l’intero complesso, così come la facciata, è in cortine di mattoni strutturata a filari sporgenti semplici. La facciata è caratterizzata da tre incavi a suggerire un ordine gigante. Al di sopra sul frontone una scritta in bronzo “CONSTITUIT EUM DOMINUM DOMUS SUAE” [Lo costituì signore del suo palazzo, Sal 105 (104)], e sul secondo rigo è indicato l’anno di consacrazione della parrocchia di San Giuseppe “ANNO DOMINI MCMLX” ossia il 1960 anche se venne consacrata solennemente nel 1966. Al centro il portale principale è in pietra bianca ed è sormontato dalla statua in bronzo di San Giuseppe dello scultore Claudio Trevi.

In sommità la cornice architettonica è aggettante rispento il profilo della facciata e risolta sempre con cortine di mattoni strutturate a filari orizzontali sporgenti e sormontata da una croce latina bianca.

Il campanile, arieggiante a quello di San Marco in Venezia, ricorda alla popolazione per due terzi veneta la terra d’origine e la religione sentita dai loro padri.

All’interno la chiesa è a unica navata con presbiterio a forma trapezoidale.

Nel 2004 è stata realizzata una cantoria in corrispondenza con l’ingresso della chiesa alla quale si accede da una scala a chiocciola. Oltre all’organo della cantoria sono rimaste le canne sui lati sinistro e destro della parete absidale.

Entrando sulla sinistra si nota la porta in vetro colorato che conduce al quello che originariamente era il battistero ma che allo stato attuale viene utilizzato come cappella feriale. Di forma ottagonale lo si percepisce anche dall’esterno in facciata, nel collegamento tra lo stesso e la facciata della chiesa si trova un accesso secondario.

Sui lati dell’aula liturgica una serie di cappelle, trasformate in un recente adeguamento demolendo la partizione muraria e isolando il pilastro, accolgono a sinistra prima un confessionale ligneo, poi un altare con una scultura della Beata Vergine Maria con Bambino (datazione e artista sconosciuto) a destra un altare con il Crocifisso nel quale nel 2018 è stata anche riposta una reliquia di Josef Mayr-Nusser, nato ai Piani di Bolzano e beatificato il 18 marzo 2017.

Addossato alla parete di fondo rialzato su tre gradini l’altare in marmo e nella sua mezzeria la custodia eucaristica con al di sopra un crocifisso anch’esso dell’artista Claudio Trevi.

Al di sopra dell’altare maggiore sulla parete di fondo del presbiterio si trova un grande affresco eseguito dalla pittrice Prof. Idelbene Lisimberti dell’Accademia di Brera su disegno del francescano fra Silvio Bottes di Arco.

Il soffitto dell’aula liturgica è di tipo ligneo a cassettoni, opera di Giuseppe Lovato, falegname con la passione per il pianoforte che realizzò anche i primi portoni della nuova chiesa e i banchi.

 

Processi e contesti

Progetto liturgico e programma iconografico

Dati generali

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