Chiesa di Sant’Antonio Abate e San Nicolò, Laives
PROGETTO LITURGICO E PROGRAMMA ICONOGRAFICO
PROGETTO LITURGICO E PROGRAMMA ICONOGRAFICO
Non c’è stato un vero e proprio coinvolgimento di un liturgista, tutto era stato già definito dagli architetti. Il progetto è stato comunque accompagnato da Karl Gruber e in alcuni momenti specifici è stato coinvolto p. Ewald Volgger.
“Il rapporto con gli artisti è stato di grande sinergia, abbiamo cercato di far sì che tutti gli elementi fossero coordinati tra loro. Loro hanno collaborato per quanto riguarda tutto il presbiterio e i segni della croce per la consacrazione della chiesa. Il confine tra progetto architettonico e artistico è veramente sottile. La grande croce dorata diventa il fuoco visivo appena si entra dalla vecchia chiesa e porta lo sguardo all’altare, diventando così il perno della composizione. L’idea del progetto artistico era di assecondare questa astrazione del progetto dell’ampliamento in contrasto con l’architettura tradizionale dell’edificio ottocentesco.” Thomas Holler e Georg Klotzner
L’altare, l’ambone e la sede sono in legno, come la foderatura dell’intero spazio interno, modellati dai due artisti Manfred Alois Mayr e Carmen Mtiller con la medesima logica dinamica dell’edificio.
La grande croce gloriosa dorata sopra l’altare è sempre opera degli artisti Manfred Alois Mayr e Carmen Mtiller.
Le dodici croci di dedicazione dorate si trovano divise a sei e sei sui due lati dell’aula liturgica.
La “prima pietra” è invece una lastra metallica che indica simbolicamente i santi patroni della parrocchia: il Tau di Sant’Antonio Abate e le tre sfere auree di San Nicola di Myra.
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