Agata santa. Storia, Arte, Devozione
Iconografia della Martire
Iconografia della Martire
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Introduzione
La ricchezza e la varietà dell’iconografia agatina in passato ha conosciuto via via una reale posterità. Sin dall’alto medioevo, l’ampia diffusione delle reliquie di sant’Agata è andata di pari passo con la moltiplicazione delle sue rappresentazioni, fra le quali, oltre il supplizio, si sono imposti anche alcuni momenti della sua vita, che da sempre hanno colpito massimamente la devozione popolare e causato l’ispirazione degli artisti. Tuttora ammirando le innumerevoli multiformi raffigurazioni del martirio, che fanno parte dell’incalcolabile patrimonio culturale non solo del nostro Paese, ci si può accorgere quanto acuta sia stata l’affermazione che Émile Mâle faceva nella prima metà del secolo scorso: «Dopo il concilio di Trento, i martiri lottano davanti ai nostri occhi; dobbiamo vedere scorrere il loro sangue, dobbiamo essere testimoni della loro dolorosa agonia.» Certo, il terribile supplizio di Agata non poteva che soddisfare le esigenze della Chiesa della Controriforma.
La sintesi dell’iconografia della martire Agata qui proposta è basata sull’analisi di alcune opere fatte in epoche precedenti o successive alla creazione del suo celebre reliquiario a busto.
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Occorrenze iconografiche più frequenti
Altri episodi del martirio rappresentati
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