Il percorso qui proposto vuole essere una guida essenziale per conoscere le particolarità del «fenomeno» sant’Agata — così caratteristico della pietà popolare dei catanesi — attraverso testimonianze di natura storica, artistica e liturgica. Da dove nasce il culto di sant’Agata, che tuttora riesce a catturare così profondamente tanti devoti? Così innumerevoli opere d’Arte, per esempio, testimoniano, grazie alla multiformità del loro linguaggio, come attraverso i secoli il seme, che è il sangue sparso della martire Agata, ha portato molti frutti nella Chiesa. E non solo nel territorio etneo. Infatti il trasporto per la giovane cristiana crudelmente martirizzata a Catania a metà del terzo secolo, da subito ha guadagnato il cuore di una moltitudine di cristiani, che hanno guardato all’intrepida testimone di Cristo riconoscendola come loro ispiratrice soave e protettrice efficace nel cammino della vita. In questo universo così variopinto, un ruolo particolare gioca tuttora la festa di sant’Agata, autentico patrimonio immateriale che continua ad avere una sorprendente posterità sempre più effervescente. La speranza è che riscoprendo gli aspetti più autenticamente cristiani della vita della vergine e martire Agata, come li propone il racconto edificante della sua Passione, un po’ tutti riescano ad impegnarsi per rinvigorire la propria fede in Cristo, trovando poi anche il coraggio di incarnare nella vita quotidiana i valori universali dell’Evangelo. Per essi infatti la giovane donna combatté, unendo l’offerta della sua vita a quella di Cristo, ottenendo infine la corona di gloria che dura per sempre.

La redazione dei testi del percorso è stata curata dall’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, che ha rielaborato, tradotto se del caso, e adattato liberamente, i contributi degli studiosi citati nella bibliografia generale.