Dei Laghi
Vitale – Ghiffa
Vitale – Ghiffa
La reliquia del corpo di Vitale venne donata alla chiesa di San Maurizio della Costa di Ghiffa, paese sulle rive dell’alto Verbano, dal Cardinale Morigia nel 1702, ma venne ufficialmente posto in venerazione soltanto nel 1705, dopo che era stata completata la cappella costruita per accoglierlo.
Il corposanto è ancora oggi composto nella forma che gli venne conferita all’inizio del Settecento: un lavoro di squisita fattura eseguito dal padre Pio Angelo da Pavia Cappuccino, sia nella composizione dello scheletro, sia nella foggia dell’abito che presenta. Il teschio è ora coperto con una maschera in argento che riproduce le ideali fattezze del presunto martire, realizzata da Simone Ghielmi, in occasione del terzo centenario dell’arrivo delle ossa, celebrato nel 2002. L’urna in cui è conservato il manichino e lo spazio in cui è collocata sono stati completamente rinnovati a inizio Novecento. Un’idea di come doveva essere il reliquario precedente è restituita da un dipinto visibile in una cappella lungo la strada alta che conduce verso Verbania. L’edicola votiva presenta al centro un’immagine della Madonna con il Bambino, tra i Santi Carlo Borromeo e Rocco; sotto a queste figure è rappresentato il corposanto di Vitale all’interno dell’urna, colorata in nero e ornata di fregi argentei. Il santo è ritratto sul lato sinistro nella veste di soldato romano, con palma del martiro e il vessillo crociato.
Processioni solenni con l’urna, a cadenza venticinquennale, sono documentate per gli anni 1871 e 1896, mentre in seguito tale ricorrenza non venne più rispettata con regolarità. Ogni anno la comunità di Ghiffa celebra il ricordo del martire, non più come avveniva all’inizio del XVIII secolo nella domenica seguente l’Ascensione ma nella prima domenica di agosto, data dei trasporti solenni.
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