Le origini della curte vescovile

La chiesa di San Giorgio de’ Ponte

La chiesa di San Giorgio de’ Ponte

Nei documenti membranacei dell’Arcivescovado, relativi all’amministrazione patrimoniale, viene attestata con il solo titolo di “San Giorgio” e collocata “infra civitatem” a partire dagli anni trenta del X secolo, come sede della ‘curtis dominicata’ dove si curavano gli interessi materiali della Chiesa di Pisa (nei secoli precedenti i pagamenti dovuti all’Arcivescovado venivano fatti invece presso la chiesa vescovile “ad domo sancte Marie”). La prima attestazione si trova in una “cartula ordinationis” del 2 marzo 934, nella quale si stabilisce che il prete Giovanni dovrà pagare il censo annuale al vescovo, presso la sua corte “ad ecclesia sancti Georgii” (ASDP, Diplomatico arcivescovile, n. 45). La stessa cosa la si ritrova nel “libellus” del luglio dello stesso anno (ASDP, Diplomatico arcivescovile, n. 42).

Che si tratti della chiesa di San Giorgio di Ponte, e non di San Giorgio in Porta Maris, è attestato con certezza in un documento del 1184 – permuta di terreni tra l’Arcivescovo Ubaldo e la famiglia dei Da San Casciano del 5 marzo – in cui il titolo della chiesa è citato per esteso nella data topica: “Actum Pisis, in camera supradicti archiepiscopi prope ecclesiam sancti Georgii de Ponte” (ASDP, Diplomatico arcivescovile, n. 482).

 

Consacrata il 21 agosto 1107 dall’Arcivescovo Moriconi, svolse la funzione di parrocchia (secondo quanto riportato nel “Diario sacro” del canonico Giuseppe Sainati, p. 48), fino almeno all’anno 1412 quando viene ricordata nei registri della taglia, insieme alla parrocchia di Sant’Alessandro (si veda a tal proposito “Forma pisarum” di Emilio Tolaini, p. 155). Nei registri dell’estimo del 1371 – 1372 San Giorgio compare tra le chiese di “Ponte” come “Ecclesia Sancti Georgii Archiepiscopatus”, espressione che evidenzia ancora una volta lo stretto legame tra i due edifici (ASDP, Curia arcivescovile, Estimi e imposte, n. 1, c. 3r).

Con l’ampliamento del palazzo arcivescovile della seconda metà del XV secolo l’aula dell’antica chiesa di San Giorgio – che si trovava lungo l’attuale via Capponi – fu inglobata nella nuova ala sud: nell’immagine in testa alla pagina è evidenziata in rosso l’area occupata in origine dalla chiesa di san Giorgio (ASDP, Mensa arcivescovile, Piante, n. 187, sec. XVIII, fine).

 

 

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