Visita virtuale delle sale storiche
Salone Principale
Salone Principale
Il salone, rivolto ad occidente, si affaccia direttamente su piazza Arcivescovado: l’ultima apertura, procedendo verso sud, è costituita da una portafinestra che conduce al balcone centrale della facciata, inserito sopra l’arco d’ingresso al palazzo. Adiacente a questa sala, sono state rinvenute tracce di pitture murali raffiguranti edicole gotiche con stemmi nobiliari, a testimonianza che questa ala dell’edificio corrisponde, almeno in parte, alla costruzione trecentesca.
La sala è ricoperta da una volta a padiglione molto ribassata, realizzata nel Settecento per volere dell’arcivescovo Angiolo Franceschi, e caratterizzata da un pavimento in marmo a motivi geometrici che l’arcivescovo Gabriele Vettori fece posare nel 1942, come indicato nel grande stemma intarsiato che campeggia al centro.
Nel 2015, date le notevoli dimensioni della stanza, sono state collocate lungo le pareti quattro grandi dipinti provenienti dal Duomo di Pisa: il Transito di San Ranieri, eseguito dai fratelli Francesco e Giuseppe Melani negli anni Quaranta del XVIII secolo, il Trasporto delle reliquie del Beato Guido della Gherardesca, opera del fiorentino Giovanni Domenico Ferretti nel 1752, e le due tele di Aurelio Lomi raffiguranti Le Nozze di Cana e Il Convitto di Ester ed Assuero, realizzate all’inizio del Seicento.
Nelle vetrine sono conservati tre paliotti provenienti dalla chiesa di Sant’Apollonia di Pisa, utilizzati per “rivestire” l’altare nella parte anteriore e sui lati della mensa. Si tratta di un tessuto in raso di seta giallo-oro ricamato in sete policrome, opera di manifattura genovese del XVII secolo. La seta, prodotta per uso civile e successivamente riutilizzata in ambito sacro, fu donata alla chiesa dal Marchese Paolo Francesco Spinola di Genova.
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