Le reliquie e i reliquiari di Sant'Agata
La reliquia più diffusa e le altre
La reliquia più diffusa e le altre
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Il Velo della Santa è la reliquia «storica» più diffusa, certamente grazie alla sua antica comprovata efficacia protettiva. Secondo il racconto della Passione di Agata, si tratta del Velo che copriva la tomba della Martire non di un suo indumento. L’ambiguità può tuttavia giocare un ruolo, perché la stessa Agata può averne avuto più d’uno, purché si sia disposti a riconoscerne l’autenticità. Un’allusione al Velo, ispirata al racconto della sua Passione, si trova nell’antifona Paganorum multitudo composta per la festa della Santa, presente in quasi tutti i manoscritti del secolo XI. Il Velo, molto venerato a Catania, attualmente custodito in un reliquiario italiano della seconda metà del XIX secolo, si ritiene sia quello della Vergine consacrata a Cristo. Anche l’altare di sant’Elia a Clairvaux (1498) contiene una reliquia dello stesso.
Altre reliquie
Le reliquie degli strumenti del martirio sono più limitate: punte di ferro provenienti dalle torture o frammenti di vetro si trovano a Palermo; la Tavoletta angelica, che conserva la ben nota epigrafe Mentem sanctam spontaneam honorem Deo et patriae liberationem (come si legge nel Reliquiario a busto), ricoperta però da un dipinto, si trova a Cremona dove viene portata in processione attraverso le vie cittadine.
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