Chiesa della Visitazione della B. V. Maria (San Michele), Appiano
Progetto liturgico e programma iconografico
Progetto liturgico e programma iconografico
La sobrietà dell’aula e la sua luminosità incentivano il raccoglimento dei fedeli e la partecipazione dell’assemblea alla celebrazione liturgica di cui è protagonista: è uno spazio che introduce alla contemplazione e alla preghiera. Su questo sfondo risaltano le opere d’arte, nuove e preesistenti, e i poli liturgici che vengono così valorizzati nelle loro caratteristiche e specificità.
L’avanzamento del presbiterio verso l’assemblea e la sua collocazione baricentrica all’assemblea costituisce l’azione progettuale da cui muove tutto il progetto di riorganizzazione dell’aula. Rialzato di alcuni gradini rispetto alla navata, il nuovo presbiterio è orientato sia frontalmente che lateralmente per permettere a tutti di partecipare alle celebrazioni.
Nel presbiterio riconfigurato trovano spazio tutti i poli liturgici costituiti da blocchi di basalto dell’Alpe di Siusi ottenuti da blocchi di scarto cavati durante la realizzazione di un’importante infrastruttura sciistica.
Al centro dell’asse della navata storica è collocato l’altare, alla sua destra la sede e il fonte battesimale, alla sua sinistra l’ambone e il tabernacolo, che ricalca la posizione già occupata dopo il primo adeguamento liturgico.
La conformazione dei poli liturgici è modellata per ottenere delle figure dinamiche, dei prismi in movimento, leggermente in torsione, che inducono il celebrante e il lettore a disporsi in modo leggermente diagonale al fine di rivolgersi a tutta l’assemblea e non solo frontalmente.
Ai piedi dell’altare è collocata la reliquia di Santa Edith Stein la cui devozione è stata introdotta nella comunità dal Parroco che ha promosso l’intervento di riqualificazione della chiesa.
Il progetto degli arredi si completa con le acquasantiere in legno e metallo lavorato e con il disegno delle maniglie della porta d’ingresso alla bussola del corpo di ampliamento.
Entrando da questo ingresso, lungo l’asse visivo si incontra la Pietà, su sfondo bianco sottolineata da un’asola in resina colorata (opera di Franz Messner). A sinistra lo spazio è illuminato dai colori della vetrata raffigurante la lotta di S. Michele arcangelo contro il maligno (artista Georg Müller).
In chiesa, oltre alla Pietà, sono state ricollocate altre opere appartenenti al patrimonio della Parrocchia che campeggiano ora in un’atmosfera chiara e leggera, definita dai colori tenui dei materiali utilizzati, risaltando così maggiormente rispetto alla situazione precedente.
In particolare, lungo la parete sinistra è stata ricollocata la Via Crucis costituita da quattordici tavole eseguite nel 1853 da Johann Entfelder mentre sulla parete destra si trovano le due pale degli Angeli che portano un dipinto con la raffigurazione dell’Addolorata (1675) e della Visitazione di Maria (1875). Altre due tele trovano spazio in controfacciata.
La sensibilità per l’arte contemporanea, proposta alla comunità dall’allora parroco don Stampfl, ha trovato manifestazione anche all’esterno della chiesa dove, nel sagrato, sono stati realizzati alcuni interventi che, seppur non facenti parte del progetto di riqualificazione dell’aula liturgica, contribuiscono a rappresentare il messaggio della Chiesa e della Fede nello spazio pubblico. In particolare, il muro di cinta è segnato da formelle in bronzo dedicate alle sette opere della Misericordia, nel giardino del Sagrato è presente un busto di Edith Stein e nel giardino del Convento un’opera dedicata alla famiglia, tutte realizzate da Sieglinde Tatz Borgogno.
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