Lo scampato pericolo
Il XXI secolo e il covid
Il XXI secolo e il covid
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Nel pieno della pandemia da Covid 19 che ha colpito con particolare violenza il territorio bresciano, il Vescovo Monsignor Pierantonio Tremolada ha affidato la città, i suoi abitanti e l Diocesi tutta alla protezione delle Sante Croci con l’invocazione “O Croce del Signore benedici Brixia fidelis” rinnovando la fede secolare verso la Reliquia Insigne.
Facendo rivivere i rituali delle antiche processioni, il 10 aprile 2020 il Vescovo ha attraversato le strade della città desolate e deserte e ne ha benedetto i luoghi simbolici e rappresentativi sia della sua identità religiosa sia di quella civile, facendo memoria della peculiarità del tesoro delle Sante Croci: essere patrimonio della comunità unità.
Dopo l’adorazione della santa reliquia nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, Monsignor Tremolada ha raggiunto prima il Vescovado, poi il Teatro Grande, simbolo della vita culturale così duramente ferita dal lockdown. Ha attraversato alcune vie commerciali con i negozi chiusi e ha incontrato il sindaco di fronte a Palazzo Loggia, sede dell’amministrazione comunale e, nella piazza omonima, ha reso omaggio alle vittime dell’attentato del 28 maggio 1974. Ha proseguito verso il Palazzo del Broletto dove ha sede la prefettura per rientrare, infine, in Duomo.
La figura solitaria del Vescovo che porta in alto la reliquia della Santa Croce con il suo prezioso reliquiario ha avuto un grande impatto emotivo fra le persone che seguivano la trasmissione televisiva del pellegrinaggio e quelle che potevano vederlo dai balconi e dalle finestre lungo il percorso.
Un rituale intenso che ha, anche, stabilito un legame con il passato suggerendo lo spunto per il percorso di approfondimento qui proposto. Ripercorre le epidemie del passato e, soprattutto, le strategie messe in atto per fronteggiarle, arginarle e trovare una via per la speranza, permette di contestualizzare in prospettiva storica quanto abbiamo vissuto negli ultimi due anni; può aiutarci a vedere come, per quanto devastante e carica di conseguenze, la pandemia non ha una forza totalizzante ma lascia spazi di rinnovamento in cui si può ringraziare per lo “scampato pericolo”.
Nel contesto dell’analisi storica è emerso il ruolo chiave della rappresentazione artistica, per cui sono stati interrogati due artisti contemporanei bresciani per capire se anche nell’esperienza pandemica contemporanea l’arte potessero fornire suggestioni e percorsi di riflessione. Ne sono nate l’opera originale La Cura di Vera Bugatti e una interpretazione del tema dell’Ex – Voto a cura del giovane artista Giovanni Rossi.
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