L’affresco dell’abside fu eseguito dalla pittrice Prof. Idelbene Lisimberti dell’Accademia di Brera su disegno del francescano fra Silvio Bottes di Arco.

In alto riporta la scritta “Iosephproles David Inclita” tratta dalle litanie di San Giuseppe (furono approvate da Pio X nel 1909, modellate sulle Litanie lauretane, si compongono di 21 invocazioni a San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, descrivendone le virtù e il suo ruolo di padre putativo del Figlio di Dio: «Sancta María, (R.) ora pro nobis.SancteIoseph, R.Proles David ínclita, R.Lumen Patriarcharum, R.Dei GenetrícisSponse, R.Custospudice Vírginis, R.Filii Dei nutrície, R.Christidefénsor sédule, R.Almae Familiae praeses,R»).

L’affresco raffigura varie scene della vita del Santo. Partendo dalla prima scena in alto a sinistra: lo sposalizio di Maria e Giuseppe; scendendo in senso antiorario, l’Annuncio dell’angelo; la Natività; la fuga in Egitto; Gesù fra i Dottori; la Sacra Famiglia al lavoro; la morte di Giuseppe.

La vetrata colorata è di Carlo Bonacina.

La statua di San Giuseppe in bronzo posta sopra il portale della chiesa è dello scultore Claudio Trevi, così come il crocifisso bronzeo e la via crucis in cotto del 1960 e i bassorilievi della porta maggiore del 1967.

Il soffitto ligneo a cassettoni è opera di Giuseppe Lovato.

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