Dal Concilio Vaticano II ad oggi

Alcuni battisteri da visitare

Alcuni battisteri da visitare

Un’ultima fase del cambiamento è quella portata dal Concilio Vaticano II: le forme del passato sono state reinterpretate in chiave contemporanea, talvolta con un cambiamento radicale dal punto di vista iconografico. Mantiene in parte il legame con le prescrizioni antiche la cappella del Battesimo nella chiesa di San Rocco Castagnaretta, dove la grande tela di Marco Gas (1986) ci rende spettatori del Battesimo di Cristo.  La forma a calice lascia il posto a solidi geometrici più semplificati come il cilindro o il tronco di cono, che rimandano in realtà alla tipologia “a tinozza” diffusa in epoca romanica soprattutto in area germanica; le superfici piane permettono raffigurazioni a bassorilievo che vengono scelte talvolta discostandosi dalla tradizione: nel fonte realizzato da Luigi Valerisce nel 1995 per la parrocchia di San Pietro del Gallo, ad esempio, la copertura richiama ancora la figura del Battista, mentre la vasca riporta l’immagine delle Vergini sagge (Mt 25, 1-13) poiché per prepararsi alla venuta di Cristo è un percorso che inizia fin dal Battesimo. Carica di significati è anche la grande vasca dal profilo tondeggiante che campeggia nella chiesa superiore del Cuore Immacolato di Maria a Cuneo. Realizzata nel 1988 da padre Costantino Ruggeri, presenta un forte richiamo al grembo materno, ma l’osservatore attento potrà percepire anche un altro tipo di messaggio che deriva dal dialogo dell’opera con il contesto che la circonda. La luminosa vetrata nella zona della vasca non è un semplice fondale: osservando l’insieme da una particolare angolazione non sarà difficile individuare la croce di Cristo e il fiotto di sangue e acqua che sgorgò dal costato e che in questo caso va simbolicamente a tuffarsi nella vasca battesimale.

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