I volti della musica
Angelo Barbieri: un musico inventore
Angelo Barbieri: un musico inventore
Don Angelo Barbieri
Nato a Bagnolo Cremasco (Cr) nel 1875 (dal registro del “Clericorum census”, 1874 secondo la guida diocesana), Angelo Barbieri riceve a Lodi l’ordinazione sacra nel 1898, dal vescovo Giovanni Battista Rota. Nominato coadiutore delle parrocchie di Cavacurta (1899), di Caviaga (1901-1902) e di Marudo (1903-1909), si trasferisce quindi nella Diocesi di Milano dove è attestata la sua presenza almeno fino all’anno 1929.
Organista fin dall’età di otto anni, a don Angelo Barbieri è riconosciuta l’invenzione dell’organo automatico, una macchina per scrivere e riprodurre la musica chiamata anche automusicografo o auto-organo Barbieri.
Come spesso capita, il motore dell’innovazione sta nella sua forte antipatia nello scrivere la musica dalla quale nasce l’idea di uno strumento che riproduca «fedelmente ed esattamente tutte le idee, tutte le ispirazioni che a ogni istante e improvvisamente escono dalla mente e dal cuore». È durante il suo ministero nella parrocchia di Marudo che realizza una macchina che permette, tramite dei segni grafici su rulli di cartoni Master, di registrare le musiche nel momento stesso in cui vengono eseguite, evitando al compositore la fatica di annotare le note musicali nel momento dell’ispirazione. Oltre alle macchine per registrare don Barbieri inventa anche quelle per copiare le musiche dai cartoni Master ai rulli di carta perforata destinati alle vendite, e anche i lettori automatici di musiche incise sui rulli da collegare a qualsiasi tipo di organo. Di fatto questo sistema consentiva a tutte le chiese fornite di organo, ma prive di organista, di potere eseguire ugualmente qualsiasi musica per le sacre funzioni.
L’auto-organo viene brevettato nel corso degli anni 1908-1909 e ufficialmente presentato al Congresso internazionale di musica di Roma nel 1911.
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