Oropa tra leggenda e tradizione: alle origini di una devozione millenaria
Le antiche processioni
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Le antiche processioni: le vigiliae e i salmi
A partire dal XVI sec. sono documentate le vigiliae e i salmi da paesi biellesi e valdostani ossia le processioni sia delle parrocchie biellesi sia civili delle popolazioni e delle loro autorità. Nel 1599 ha origine la tradizione dell’annuale processione votiva della 1 domenica di Maggio, quando il Consiglio comunale di Biella inaugurò il pellegrinaggio ad Oropa chiedendo alla Vergine Bruna di intercedere contro il contagio della peste. In processione salivano a Oropa anche le confraternite biellesi e le corporazioni di pastori e mandriani che si recavano portando in dono ceri votivi; vi erano poi i novenanti che tramandavano l’antica consuetudine di sostare a Oropa per nove giorni secondo un’usanza ormai canonizzata in precise pratiche di pietà: vi era infatti annessa l’indulgenza delle sette chiese di Roma, concessa a Oropa nel 1595 da Clemente VIII. Altre devozioni di origini antiche furono le visite alle cappelle del Sacro monte, il canto delle litanie, e gli esercizi spirituali di sacerdoti e laici.
La processione dei fedeli da Fontainemore a Oropa
Fontainemore è un piccolo paesino della Valle d’Aosta che confina con la valle di Oropa. Attraverso il colle della Barma, Fontainemore comunica con Oropa, spinta da una profonda devozione mariana millenaria, che si ripete ogni cinque anni nella solenne Processione, celebrata nel corso dei secoli da pittori, musicisti e poeti.
La devozione degli abitanti di Fontainemore per la Madonna di Oropa ha origini antiche: la più antica processione documentata risale al 1557. Si conservano negli archivi dal XVIII sec. numerose suppliche della cittadinanza al Vescovo di Aosta per ottenere il pellegrinaggio che riferiscono dell’antica tradizione. Sono 39 le processioni documentate dal 1733 al 1948.
La parrocchia di Fontainemore ha in uso un rituale probabilmente comune a tutte le antiche processioni: i fedeli partono nel cuore della notte con la croce e le insegne per compiere un cammino di oltre dodici ore; l’ingresso e l’uscita dalla chiesa avvengono dopo averne baciato la soglia, secondo un rituale che risale almeno al 1592.
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