Val Sesia
Marcellino – Castagnola di Valduggia
Marcellino – Castagnola di Valduggia
Quello di Marcellino è l’ultimo corposanto ad essere giunto nel territorio della Valsesia ed è conservato nella chiesa di San Lorenzo di Castagnola, frazione del comune di Valduggia. La località, che sorge in posizione panoramica sul crinale della montagna che divide la Valsesia dalle colline del borgomanerese, fu parrocchia autonoma dal 1649, staccandosi dopo lunghe controversie da quella di San Giovanni Battista di Arlezze. La chiesa parrocchiale, consacrata nel 1696, fu oggetto di un radicale rinnovamento per aumentarne la capienza intorno alla metà dell’Ottocento, su progetto del famoso architetto Alessandro Antonelli. Proprio in seguito a questi lavori di ristrutturazione, che conferirono all’edificio un aspetto imponente, la comunità si adoperò per ottenere un corposanto.
Dalle indicazioni riportate in didascalia a un’immagine che riproduce il corposanto, si apprende che la reliquia, di nome proprio Marcellino, venne donata dal vescovo di Novara Giacomo Filippo Gentile all’arciprete Vecchietti di Domodossola. Il sacerdote ne fece a sua volta dono alla chiesa di Castagnola, sua terra di origine, che la accolse solennemente il 24 agosto 1856.
Il corposanto va dunque identificato con quello estratto il 22 maggio 1845 dal cimitero di Callisto e trasmesso a monsignor Gentile, nel cui archivio è stata ritrovata la relativa autentica. La composizione delle ossa in figura di cera è forse da attribuire a don Guglielmetti, come potrebbe tradire la provenienza dell’urna da Intra, di cui il sacerdote era prevosto.
Per la collocazione della reliquia venne ricavato un piccolo spazio nell’altare di Sant’Antonio di Padova, tra la mensa e la pregevole pala dipinta da Giovanni Stefano Danedi, detto il Montalto, ove tutt’ora il corpo di Marcellino riposa.
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