Val Sesia

Fabiano – Scopello

Fabiano – Scopello

Le reliquie di Fabiano fanno parte di quelle procurate da Giovanni Battista Cavagna al tempo del vescovo Bascapè e da questi furono donate alla chiesa parrocchiale di Scopello, in Valsesia. Partendo da questo dato è possibile datarne il recupero da uno dei cimiteri sull’Appia – probabilmente San Sebastiano – al 1603; infatti, nella precedente spedizione dell’anno santo 1600, non erano compresi corpisanti interi ma solamente reliquie parziali. E’ probabile che i resti di Fabiano siano giunti in Valsesia assieme agli altri destinati dal vescovo al Sacro Monte e alla Collegiata di Varallo, non prima della primavera del 1614. Le reliquie erano presenti nella parrocchiale dell’Assunta nel 1651, quando, in un documento, vengono dette conservate sotto la mensa dell’antico altare maggiore ligneo, poi smontato e attualmente collocato nell’oratorio di San Pietro a Pila.

Successivamente, in occasione della sua visita pastorale in valle il 3 settembre 1695, il vescovo Visconti procedette ad un riconoscimento delle reliquie auspicandone un’adeguata conservazione. Durante i lavori di ingrandimento e di restauro di cui fu oggetto l’edificio, a partire dal 1720, venne realizzato uno scurolo sottostante il presbiterio, dove furono traslati i resti di Fabiano, sistemati entro un sarcofago realizzato in pietra locale ove restarono fino all’inizio del Novecento.

Nel 1924, il Ravelli documenta l’avvenuta riposizione delle ossa nella statua supina, inserita in un’urna di vetro, descrivendola come un’opera lignea di pregio dello scultore Alessandro Gilardi che immortalò Fabiano come un milite romano. Quest’opera fu conservata nello scurolo fino al 1968, anno in cui tale ambiente venne adibito alla sistemazione dell’impianto di riscaldamento della chiesa. In seguito, urna e scultura vennero ritirate in un locale di deposito della chiesa, ove restarono dimenticate per alcuni decenni fino al 2003, quando furono recuperate e venne deciso di posizionare le reliquie in una piccola urna argentea da porsi all’interno della mensa dell’antico altare maggiore.

San Fabiano è ritratto, oltre che nella scultura, in una statua entro una nicchia sul lato sinistro dell’altare, realizzata nel 1898 sempre dal Gilardi, e in un dipinto sulla volta della navata della stessa chiesa. La festa in onore di San Fabiano era celebrata nella parrocchia di Scopello alla prima domenica di settembre – forse a ricordo della ricognizione del 1695 – o alla terza di ottobre, data tutt’ora in vigore.

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