I resti ossei di due membri della comunità cristiana di Roma, chiamati Marcellino e Severina, sono oggi conservati entro due urne, in un vano sopra la mensa dell’altare dell’Immacolata, nella chiesa dell’Annunciazione, che sorge a pochi metri dalla grande parrocchiale di Oleggio.

Questi corpisanti giunsero dall’Urbe tra il 1655 ed il 1660, concessi alla Confraternita oleggese dell’Annunciata, tra i cui documenti si conserva l’autorizzazione, da parte dell’autorità ecclesiastica, di portarli in processione per le vie del borgo prima di collocarli nella chiesa sede del sodalizio. Il solenne trasporto avvenne il 5 giugno 1660 ed i due presunti martiri iniziarono ad essere venerati con devozione dalla popolazione.

Nel 1699 vengono date delle disposizioni circa l’esposizione dei due preziosi depositi che tutt’ora contengono le loro ossa, mentre un’altra processione con le sacre reliquie si svolse nel 1737, come indica il documento in cui se ne richiede il debito permesso.

Diverse sono le immagini che ritraggono i due santi: i loro volti compaiono su due tondi che, molto probabilmente, costituivano la parte centrale delle ante che chiudevano la nicchia in cui si trovavano le reliquie. Figurano poi nel retro dello stendardo della confraternita, ove sono ritratti mentre attendono di ricevere le corone, premio del loro martirio, da un angelo che scende dal cielo recandole in mano. Anche nell’altro stendardo in uso da parte dei confratelli, sul lato in cui è rappresentata la Decapitazione del Battista, i due martiri si vedono in uno dei tondi della cornice che inquadra la scena della morte del Precursore. Marcellino e Severina potrebbero inoltre essere i soggetti di una tela, sempre di pertinenza della chiesa dell’Annunciata, in cui due santi, una giovane donna e un milite romano, sono ritratti insieme ad un gruppo di angeli.

Nel 1937, come attesta una relazione dell’arciprete don Milanesi al vescovo Castelli, le urne vennero disigillate e pulite, anche se non ne venne modificato il contenuto. La festa in memoria di Marcellino e Severina era un tempo celebrata nell’ultima domenica di agosto ma, attualmente, essa è scomparsa dagli appuntamenti della comunità ed i due santi non godono di culto pubblico.