EDUCAZIONE
Teresa Eustochio Verzeri
Teresa Eustochio Verzeri
Tra Sette e Ottocento si assistette al passaggio forzato delle iniziative educative dalle Istituzioni religiose allo Stato. Il nuovo sistema scolastico proponeva tuttavia un’offerta formativa riservata solo ad alcuni settori: si provvedeva all’istruzione elementare per tutti, laddove c’erano già delle scuole, ma ginnasi e licei erano pochi, posti in città e in pochi potevano frequentarli. In questo contesto si inserirono le Congregazioni religiose, che videro la possibilità di allargare l’offerta dando un’istruzione ai ceti meno abbienti (coloro per i quali era più difficile potervi accedere) e provvedendo all’educazione di quelli più elevati ma che avevano bisogno di ospitalità: ecco quindi l’istituzione dell’internato.
Tra gli Istituti ottocenteschi che scelsero l’educazione come ambito d’azione, troviamo quello delle Figlie del Sacro Cuore, fondato da Santa Teresa Eustochio Verzeri (Bergamo, 1801 – Brescia, 1852), una delle pioniere del rinnovamento della vita religiosa in Italia e da Mons. Giuseppe Benaglio (Bergamo, 1767 – 1836), che nel 1814, riprese dopo le soppressioni napoleoniche, nella parte alta della città di Bergamo la scuola di carità per i ragazzi poveri.
L’attività delle Figlie del Sacro Cuore ha avuto inizio nel 1823, quando nella località del Gromo in Bergamo Alta, venne avviata una scuola elementare femminile per ragazze povere. L’offerta formativa negli anni successivi si allargò alle ragazze di ogni ceto e condizione sociale e si istituì un educandato per le giovani di famiglia agiata e una scuola di magistero. A queste attività si aggiunsero il catechismo domenicale, l’oratorio festivo, la preparazione ai sacramenti e, dal 1833, la pratica degli esercizi spirituali e l’assistenza alle inferme.
Riconoscendo che il processo di crescita non è uniforme, la pedagogia di Teresa Verzeri prevedeva uno studio attento del carattere, affinché gli interventi educativi non fossero controproducenti. Nel suo metodo privilegiava la dolcezza, declinata però con il necessario rigore e molta importanza era data alla ricreazione e al gioco, considerati necessari sia dal punto di vista fisico che psichico e importanti momenti di socializzazione tra le ragazze e con le educatrici.
La Congregazione “Figlie del Sacro Cuore di Gesù” ha avuto il suo avvio ufficiale l’8/2/1831 ed è stata la prima in Italia a vedere riconosciuta la figura della superiora generale, fino ad allora esclusiva degli Ordini religiosi maschili. Questo, fra le altre cose, significò per la Congregazione avere un governo centralizzato, un’autonomia – anche economica – e la possibilità per le religiose di spostarsi da una casa all’altra secondo le necessità.
Il carisma, la spiritualità e le opere della Verzeri, sono ancora oggi i pilastri della Congregazione, che ha allargato il suo campo d’azione in Europa, America, Asia e Africa.
Sfoglia il decreto di approvazione della Congregazione, riproduzione della copia a stampa del decreto di approvazione dell’Istituto del 1841, (Archivio Storico Diocesano di Bergamo, Fondo della Curia vescovile, Corrispondenza con Istituti ed enti religiosi esistenti, Suore Figlie del Sacro Cuore, fasc. Fondazione dell’Istituto).
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