Iconografia della Martire

Un abbinamento particolare

Un abbinamento particolare

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Le ultime immagini di Agata che possono essere ricordate si riferiscono a un episodio particolare del racconto agiografico di santa Lucia, che gli artisti non hanno mancato di raffigurare, come segnatamente su una parete del sacello di Sant’Agata. Questo luogo infatti era ideale per riprodurre il pellegrinaggio di Lucia e della madre Eutichia alla tomba della Martire catanese, per ottenerne la guarigione dell’anziana donna. Il legame tra le due Sante siciliane, fra le più popolari del calendario liturgico, da subito si era talmente consolidato che Lucia è giustamente rappresentata anche in uno dei quadrilobi smaltati decorativi alla base dell’opera del Di Bartolo. Questo tema iconografico è ugualmente presente nella pittura italiana del XIV e XV secolo, per esempio nella tavola di Jacobello del Fiore, oggi alla Pinacoteca municipale di Fermo.

Nei secoli successivi all’epoca medievale l’iconografia di sant’Agata continuerà a proporre mirabili esempi, come mostrano gli ultimi due di questa rassegna essenziale: nel sacello l’antica Porta lignea del repositorio del Reliquiario a busto, oggi esposta al Museo diocesano; in cattedrale i numerosi Pannelli degli stalli del coro ligneo, che riproducono a rilievo uno dei cicli iconografici agatini più completi.

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