Chiesa della Regina Pacis, Bolzano

Progetto liturgico e programma iconografico

Progetto liturgico e programma iconografico

L’impianto della chiesa è di tipo tradizionale con l’assemblea disposta in modo frontale al presbiterio, sopraelevato.

Il progetto originale prevedeva, nel presbiterio, un altare maggiore addossato ad una quinta e, a fianco, due altari minori ciascuno ornato da una statua. Gli altari sono stati realizzati in marmo bianco mentre la quinta in muratura rivestita in legno, così come in legno dorato sono le due statue della Madonna con Bambino (scultore: Vincenzo Mussner, Ortisei) e di San Giuseppe (donata dal Circolo Acli nel 1962). Il fonte battesimale era collocato nel battistero presso il protiro -decorato da Carlo Bonacina con scene bibliche- e il coro nella balconata sopra l’ingresso.

Si sono succeduti due adeguamenti liturgici: dapprima è stato staccato l’altare dalla quinta in legno in modo da poter celebrare versus populum, in seguito, negli anni Duemila, è stato realizzato una più complessiva sistemazione che ha visto la sostituzione del rivestimento in legno della quinta di fondo con uno in marmo, comprendente il nuovo tabernacolo; la collocazione dell’altare nella posizione attuale; la realizzazione di una nuovo ambone e di una nuova sede. In occasione degli interventi di adeguamento liturgico sono state rimosse le scalinate di accesso agli altari laterali.

Negli scorsi anni, è stata sperimentata la possibilità di avanzare verso l’assemblea la posizione dell’altare collocandolo su una pedana provvisoria che, in continuità con l’attuale presbiterio, lo avvicini ai fedeli.

Rispetto al progetto originale inoltre, l’uso ha introdotto due significative varianti. Non viene più utilizzato il battistero ma il fonte battesimale è stato collocato in chiesa, a sinistra dell’ambone, sotto la statua della Vergine; il coro non utilizza la balconata sopra all’ingresso ma trova spazio tra l’assemblea e il presbiterio, sotto alla statua di S. Giuseppe.

Rimasta per molti anni incompiuta nelle finiture, l’occasione della realizzazione dell’intonaco esterno è stata colta per arricchire la chiesa con un apparato iconografico appropriato.

Nel 1990 don Karl Gruber propone alla Parrocchia di coinvolgere l’artista Albert Mellauner per realizzare un progetto iconografico che potesse valorizzare l’edificio. Il primo bozzetto da lui redatto riguarda la facciata ma l’intenzione è quella di sviluppare una proposta unitaria tra esterno e interno. Il linguaggio dell’artista, astratto e orientato alla ricerca sul colore, viene qui declinato per rappresentare -attraverso l’incrociarsi e il rincorrersi verso l’alto di due vettori cromatici- la tensione dell’umano verso il divino. I toni dei colori sono tenui -era il periodo in cui l’artista lavorava prevalentemente a pastello- e sono stesi con una tecnica a secco con tinte ai silicati.

L’intervento non riscuote un particolare apprezzamento da parte dell’allora Parroco e della comunità che preferiscono scegliere un altro artista, individuato nella figura di Sante Pizzol che realizza un ciclo di tre interventi:

– nell’abside, l’affresco della Gerusalemme celeste, che con la sua forza attrattrice rappresenta il “punto di arrivo che attende ogni uomo”, il cui baricentro è il Cristo crocifisso che campeggia sopra il tabernacolo;

– le vetrate laterali che sono metafora di Dio-luce (1Gv 1,5). La metafora è resa attraverso la scomposizione della luce nei colori dell’arcobaleno che da essa si ottengono. Nella luce -e nei suoi colori- vive la terra e vive l’uomo che, come le scene rappresentate raffigurano, sono in cammino verso Dio. Esse sono state realizzate nel 2005, in occasione del 50° anniversario di avvio della posa della prima pietra;

– i portali dove sono rappresentate, in quello centrale, “l’umanità nel cammino della vita” (attraverso la grande spirale); in quello a sinistra, “la Passione”; in quello a destra “la Resurrezione”. I portali sono stati realizzati in acciaio corten, acciaio inox e rame e inaugurati nel 2010, in occasione del 50° anniversario della consacrazione della chiesa.

 

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