Miracoli eucaristici
L’Eucarestia
L’Eucarestia
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La celebrazione eucaristica nella quale annunciamo la morte del Signore, proclamiamo la sua resurrezione nell’attesa della sua venuta è pegno anche della nostra gloria futura. così siamo sostenuti nel nostro cammino e confortati nella speranza della gloria. Sacramentum caritatis, 32
Le parole di Gesù nell’ultima cena “questo è il mio corpo, questo è il calice del mio sangue” si sono attualizzate e rese visibili nella carne e nel sangue del Miracolo, segno di Verità, di Amore e Misericordia per il credente.
La devozione eucaristica in Lanciano, nel corso dei secoli, si è espressa in numerose e svariate forme e continua a perpetuarsi fino ai nostri giorni grazie alla presenza di un significativo numero di pellegrini, alla presenza di un’Associazione di Volontariato per l’apertura dei luoghi di culto e all’esistenza di un gruppo di adorazione perpetua.
Dal 1539 è registrata la presenza in Lanciano della Confraternita del SS. Sacramento, presso l’antica Cattedrale dell’Annunziata, esplicitamente dedicata alla venerazione e alla preservazione del culto eucaristico.
La città di Lanciano, con suo territorio, è anche un luogo in cui troviamo una diffusa venerazione per i “santi eucaristici”:
San Pasquale (Pascual) Baylón Yubero. L’eucaristia fu il centro della sua vita spirituale. Nel 1576, fu incaricato di compiere un viaggio Parigi, attraversando la Francia calvinista dell’epoca e scrisse una raccolta di sentenze per comprovare la reale presenza di Gesù Cristo nell’eucaristia. Venne proclamato beato il 29 ottobre 1618 da papa Paolo V, canonizzato nel 1690 da papa Alessandro VIII. È festeggiato il 17 maggio. Nel 1897 papa Leone XIII lo proclamò patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici.
In Lanciano è ancora molto diffusa la venerazione per San Pompilio Maria Pirrotti che si fece promotore per la diffusione capillare della Santa Comunione quotidiana, con scritti e puntuali sollecitazioni. All’attività scolastica unì quella dell’apostolato, e fu tale il suo impegno da meritarsi il titolo di ‘Apostolo degli Abruzzi’. Fu dal 1742 a Lanciano come insegnante presso il locale Collegio dei Padri Scolopii. Nel 1746 quando si trovava a Lanciano, fece suonare a distesa le campane alle due di notte e alla gente accorsa allarmata, disse di mettersi a pregare con fervore la Madonna per aver salva la vita da un terremoto imminente, infatti Lanciano fu risparmiata dal sisma, mentre altre località abruzzesi, subirono ingenti danni. Un giorno, mentre era in classe a Lanciano, disse ai suoi studenti: “Preghiamo per il vostro compagno Giovanni Capretti perché è in grave pericolo”. Uno degli studenti corse a Palazzo Capretti per sapere cos’era accaduto con grande sorpresa dei suoi famigliari che lo immaginavano a scuola. Corsero nella sua stanza e lo trovarono disteso sul pavimento. Giovanni quando si riprese disse “Ho sentito un terribile mal di testa e ho pensato che stavo morendo, ma da un momento all’altro, come una mano mi è passata sulla fronte e ho riguadagnato la mia salute”. Cresciuto Giovanni Capretti y Valleno, di nobile famiglia originaria di origine iberica si fece sacerdote e divenne confessore della Regina di Spagna e Cavaliere dell’Ordine di Calatrava.
La chiesa di Santa Chiara di Lanciano, parte integrante del Monastero delle Clarisse, secondo le fonti documentarie doveva già esistere nel 1278 e pertanto la sua fondazione avvenne pochi anni dopo la morte della Santa avvenuta nel 1253. Già questo testimonia l’antichità della devozione dei lancianesi per la Santa che si distinse per il culto verso l’Eucarestia. Per due volte Assisi venne minacciata dall’esercito dell’imperatore Federico II che contava, tra i suoi soldati, anche saraceni. Chiara, in quel tempo malata, fu portata alle mura della città con in mano la pisside contenente il Santissimo Sacramento: i suoi biografi raccontano che l’esercito, a quella vista, si dette alla fuga. Anche per questa ragione la chiesa e il monastero erano collocati nel punto delle mura di Lanciano che era più difficile da difendere.La chiesa, dal 1952, ospita l’Arciconfraternita “Orazione e Morte” San Filippo Neri, fondata nel 1608 da un gruppo di nobili cittadini.
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