Galeazzo Florimonte: il vescovo del Galateo

Galeazzo Florimonte

Galeazzo Florimonte

MENU

Galeazzo Florimonte nacque a Sessa Aurunca il 27 aprile del 1484. Formatosi alla scuola di Agostino Nifo fu medico e filosofo. Le sue prime pubblicazioni ebbero ad oggetto l’etica di Aristotele.

Frequentò diverse corti europee. Dapprima quella di Napoli dei d’Avalos e più tardi, al seguito di Marcantonio Colonna, quella parigina di Francesco I. In Francia conobbe Jacques Lefèvre d’Étaples, legato al discusso cenacolo di Meaux, e il teologo coloniese Albert Pigge.

Chiamato a Verona tra il 1527-28 come precettore in casa Serego entrò a contatto col vescovo del luogo, Gian Matteo Giberti, e col suo circolo culturale. Di questo periodo la scelta presbiterale. In quegli anni strinse amicizie con grandi lustri rinascimentali: Gasparo Contarini, Ludovico Beccadelli, Marcantonio Flaminio, Francesco Berni, Francesco Bini, Bernardo Tasso, Galasso Ariosto, Carlo Gualteruzzi, Girolamo Seripando, Giovanni Della Casa, Giovanni M. Del Monte, Marcello Cervini, Reginald Pole, Giovanni Morone e Bernardino Maffeo.

Nell’ottobre del 1536 fu chiamato a Roma per incarichi curiali. Da Roma, fu inviato a Sessa come maestro di cappella con mansioni tributarie. Nel marzo del 1540 gli fu affidato l’incarico di governatore della Santa Casa di Loreto che tenne fino alla metà del 1542 quando si trasferì a Milano come padre spirituale del Marchese del Vasto.

Il 4 maggio del 1543 fu consacrato vescovo di Aquino partecipando alla prima fase del Concilio di Trento. Si distinse nell’assise ecumenica schierandosi tra i riformatori. Rifiutò la dottrina della doppia giustificazione dell’amico Seripando. Sostenne la residenza dei vescovi e misure contro la simonia. Nel periodo bolognese del Concilio, fu il primo a tradurre in volgare alcune omelie dei Padri della Chiesa da destinare ai predicatori.

Dal 1550 al 1552 fu a Roma come Segretario dei Brevi. È di quel periodo l’ideazione del Galateo ovvero de’ costumi, libretto sulle buone maniere. Difatti all’amico Giovanni Della Casa affidò un suo libretto “sulle inizie”, raccolta sui difetti di corte, trasformato poi nel famoso trattato dedicato a “Galatheus”. Nome col quale M. Flaminio battezzò Florimonte.

Il 27 ottobre del 1552 fece l’ingresso a Sessa come vescovo rimanendovi fino alla morte, agli inizi di maggio del 1565.

Intensa fu la sua attività letteraria.

Your browser doesn't currently support this component
Please , update your browser

Sezioni del sito

Selezione lingua

  • Italiano
  • English
  • Deutsch
  • Français
  • Español