I Dottori della Chiesa nella Diocesi di Caltagirone

San Bonaventura da Bagnoregio

San Bonaventura da Bagnoregio

San Bonaventura da Bagnoregio (1217/21-1274), fu ministro generale dell’ordine francescano; venne proclamato Dottore della Chiesa da Papa Sisto V nel 1588.  A Caltagirone i padri Minori Osservanti Riformati di San Bonaventura erano presenti dall’agosto del 1623, occupando un piccolo isolato fuori dalle mura della città, in prossimità della Chiesa di San Giorgio.

Nel 1624 sentite le suppliche dei Padri di San Bonaventura, la città di Caltagirone concesse loro un grande isolato posto accanto la porta della Matrice, assegnando inoltre la cospicua somma di millecinquecento scudi per potere edificare la nuova chiesa ed il nuovo convento. La volontà era quella di realizzare la principale aspirazione dell’illustre concittadino Padre Bonaventura Secusio Patriarca di Costantinopoli (1588 1618), autore di alcuni tra i più ragguardevoli traguardi della città, come l’istituzione dell’università di studi calatina gestita dai Padri Gesuiti, con corsi di studio di Diritto, Medicina e Teologia, e la conferma degli antichi privilegi di cui godeva Caltagirone con l’istituzione di nuovi ruoli inerenti la libera amministrazione comunale.

La città di Caltagirone, spinta da valori di mecenatismo, stimolava la presenza degli ordini religiosi sia per la cura delle anime che per incrementare il proprio prestigio, con rilevanti finanziamenti e donazioni di fondi urbani per l’edificazione di nuovi conventi. La costruzione della chiesa di San Bonaventura e del convento cominciò nel 1631 e nel 1650 entrambi gli edifici erano ultimati.

Agli albori del XVII secolo gli esiti del concilio di Trento continuavano sollecitare un grande risveglio spirituale che traduceva nella costruzione di nuovi centri religiosi. La chiesa di San Bonaventura di Caltagirone fu costruita secondo lo spirito dei decreti del Concilio di Trento di cui rappresenta un emblema locale per l’impostazione della navata unica con profonde cappelle, arricchita da un sontuoso apparato decorativo e numerose opere d’arte di grande valore estetico e liturgico. In breve nel convento venne istituito un fiorente Studentato teologico al cui sviluppo erano dediti più di trenta religiosi. L’intero apparato decorativo della chiesa celebra il Santo Dottore della Chiesa con varie opere, l’intradosso della calotta che copra la zona presbiteriale presenta la gloria di San Bonaventura tra gli angeli; la pala d’altare raffigura San Bonaventura che riceve la comunione da un angelo, il dipinto, ascrivibile al XVII secolo, venne realizzato dal pittore Vincenzo Roggeri. Altre opere inerenti san Bonaventura sono presenti a Caltagirone nella chiesa di Santa Maria di Gesù e a Mineo nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

 

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