Le Confraternite religiose di Gubbio

La Confraternita della Beata Vergine detta del Ponte di San Donato nella chiesa della Madonna del Ponte

La Confraternita della Beata Vergine detta del Ponte di San Donato nella chiesa della Madonna del Ponte

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Note storiche biografiche e gli obbiettivi: La Confraternita della Beata Vergine del Ponte di San Donato preesisteva all’attuale chiesa ed aveva una forte autonomia gestionale, ottenuta con la Bolla di papa Sisto V che ne aveva modificato le costituzioni. Il sodalizio, con i suoi “Officiali”, tutti nobili (Priore, Depositario, otto consiglieri, Soprastante la Fabbrica,  tre Custodi della chiesa)  era soggetto, in rispetto delle norme del Concilio di Trento (1545-1553), solo all’autorità vescovile. Era loro compito, pertanto, di reggere, governare ed amministrare la predetta chiesa, i beni e le elemosine, avendo inoltre facoltà, sentito il parere del Vescovo, di nominare qualsiasi sacerdote per la celebrazione delle funzioni. I confratelli oltre agli obblighi delle pratiche religiose in occasione delle feste del Natale e della Pasqua, in quelle della Madonna (soprattutto quella dell’8 settembre, Natività di Maria), in quella di San Felice I papa, (celebrata il 30 maggio) e nella commemorazione dei fratelli defunti (con celebrazione di SS. Messe il 25 marzo, festa dell’Annunciazione e il 15 agosto, festa dell’Assunzione),  decisero  (nel 1798) di conferire una dote di dieci scudi romani ad una zitella povera del contado di Gubbio, per maritarsi o monacarsi, da scegliere con estrazione tra ragazze dai sedici e trenta anni. Dal 31 agosto 1834 elevarono a due il numero delle doti da conferire a ragazze a partire da quattordici anni  compiuti. I nomi delle zitelle scelte dal Consiglio venivano imbussolati e, l’estrazione dell’avente titolo alla dote, avveniva in chiesa dopo la messa cantata nella festa principale (8 settembre – Natività della Madonna); il bossolo veniva aperto dal celebrante ed il Priore della Compagnia faceva estrarre da un fanciullo un nominativo alla quale andava consegnata la dote il giorno del matrimonio. I confratelli, contrariamente a quanto era in uso nelle altre confraternite, non portavano la cappa, perché non avevano l’obbligo di partecipare a processioni o ad altre manifestazioni religiose pubbliche. Ogni anno il 30 maggio nella ricorrenza della festa di San Felice venivano nominati dal custode della chiesa due priori contadini che avevano il compito di raccogliere la questua in occasione delle tre grandi festività mariane: 15 agosto – Assunzione, 8 settembre – Natività, 25 marzo – Annunciazione.

La chiesa della Madonna del Ponte nonostante fosse compresa nella parrocchia di San Secondo, ebbe un’importanza notevole nel corso dei secoli, perché chiamata a svolgere un ruolo diverso dalla semplice cappella devozionale. Pur essendo sede di una confraternita era particolarmente frequentata dai fedeli che, per la notevole distanza, la preferivano alla chiesa parrocchiale di San Secondo.

Data di fondazione: XV secolo

Chiesa: Chiesa della Madonna del Ponte

Abito: non avevano obbligo di portare la cappa

Gonfalone: 

Fondo Archivistico: Archivio Casa San Secondo dei Canonici Regolari Lateranensi, Archivio Diocesano di Gubbio

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