Storie di vita tra le fonti: il clero diocesano di Lodi

La carriera e i suoi sviluppi

La carriera e i suoi sviluppi

MENU

Nomina vescovile

Una volta ordinato, il sacerdote trova il suo ruolo all’interno della diocesi attraverso una nomina vescovile: è il vescovo infatti che, attraverso un decreto, incarica il soggetto più degno a ricoprire un ruolo vacante. Nonostante il metodo di esami e scrutini per provvista di alcuni uffici fosse in uso già da secoli, è a partire dal Concilio Tridentino che l’istituto del concorso trova una prima normativa riguardo al numero degli esaminatori, all’oggetto e alle modalità dell’esame.

Tra i documenti da considerare per sviluppo della carriera di un sacerdote la precedenza va ai decreti di nomina con i quali il vescovo rendeva effettivi e legittimava gli incarichi nelle varie parrocchie: i decreti di nomina nell’Archivio storico diocesano di Lodi non sono raccolti in una serie dedicata, ma sono distribuiti all’interno della serie “Parrocchie” dove, sotto il nome di ogni parrocchia della diocesi, vengono riservati dei fascicoli denominati “Parroci e Coadiutori” con le nomine dei sacerdoti destinati alla parrocchia (in particolare relative al periodo XVIII-XIX).

Per facilitare la ricerca sono d’ausilio i calendari diocesani (Ordo divini officii[varia], 1657-) che, a partire dall’anno 1876, riservano in coda al volume dei prospetti delle varie parrocchie con i relativi parroci, coadiutori e collaboratori pastorali: attraverso questo percorso è possibile risalire all’anno di nomina per un certo ruolo in una certa parrocchia e, tornando alla serie Parrocchie, recuperare il decreto di nomina relativo al sacerdote coinvolto.

Sebbene sia una fonte più recente, anche il bollettino diocesano (La diocesi di San Bassiano, 1914-) riserva una rubrica alle “provvisioni” e ai “trasferimenti” dando notizia dei nuovi incarichi e dei vari spostamenti dei sacerdoti.

 

♦ Concorsi

La serie “Concorsi” dell’Archivio diocesano di Lodi raccoglie infatti i documenti, gli atti, i decreti e le prove d’esame per la scelta e l’assegnazione di un ufficio vacante: numerosi i sermoni dei candidati che, commissionato il tema d’esame, davano prova della loro capacità di lettura, di rielaborazione e di comunicazione del testo sacro. Una volta indetto un concorso le parrocchie erano tenute ad esporre correttamente il Bando e a notificare al vescovo l’avvenuta affissione.

La serie raccoglie inoltre suppliche per l’ammissione al concorso come, per esempio, le richieste dei sacerdoti “supplicanti” per l’accesso al concorso indetto per l’assegnazione della sede vacante di Galgagnano nel 1833.

Di seguito la valutazione e l’esito del concorso al quale sono stati ammessi tutti i supplicanti sopracitati:

IMG_0615_edited
Valutazione del concorso per la sede vacante di Galgagnano (1833)

Già dalla griglia di valutazione emerge come soggetto più idoneo Mattia Aloisio che, come confermato dai Registri dei Concorsi del clero (1765-1933), ottiene il ruolo di parroco nella sede vacante di Galgagnano.

 

♦ Altre strade…

Innumerevoli i possibili sviluppi di una carriera ecclesiastica: dal servizio in parrocchia agli incarichi di curia, dal servizio fuori diocesi al servizio militare in tempo di guerra, dalla docenza in seminario al rettorato, fino all’accesso al capitolo e all’episcopato.

Your browser doesn't currently support this component
Please , update your browser

Sezioni del sito

Selezione lingua

  • Italiano
  • English
  • Deutsch
  • Français
  • Español