Chiesa della Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo

Beni architettonici

Chiesa della Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo

chiesa parrocchiale
Via Maria Grazia Cutuli - Ciantro - Milazzo (ME)
Parrocchia della Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo - Diocesi di Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela
Regione ecclesiastica Sicilia

Il complesso parrocchiale della Trasfigurazione è l’esito di un iter progettuale articolato e dilatato nel tempo. L’intervento riguarda i nuovi quartieri abitativi posti a sud-est della penisola eoliana, nel margine orientale del territorio urbanizzato del comune di Milazzo. L’area del complesso parrocchiale è oggi delimitata a oriente dal comprensorio della Raffineria (212 ettari) e a occidente dall’asse viario principale che collega l’autostrada Messina-Palermo all’insediamento storico mamertino. Questa zona a partire dagli anni ’80 del secolo scorso è coinvolta da rilevanti dinamiche di sviluppo economico e demografico e da una spiccata crescita residenziale, favorita dalle previsioni degli strumenti urbanistici approvati nel 1989 (Piano Regolatore Generale e Piano per l’edilizia economica e popolare). Tali dinamiche hanno reso non più sufficienti le dotazioni spaziali della chiesa del Sacro Cuore di Gesù, eretta nel 1958 e posta a 900 m più a nord dalla chiesa della Trasfigurazione. L’interesse pastorale per la porzione del Popolo di Dio che si stava sempre più insediando in prossimità della via San Paolino e in contrada Ciantro spinge don Giuseppe (Peppino) Cutropia (parroco del Sacro Cuore dal 1964 al 2004) a immaginare una nuova struttura strategica per il territorio, capace di porsi sia come epicentro dell’emergente azione evangelizzatrice, sia come elemento polarizzante sul piano sociale, educativo e relazionale. La prorompente programmazione del parroco, condivisa dalle comunità di riferimento e dagli organismi diocesani, implica all’inizio del nuovo millennio la necessità di riarticolare la distrettuazione ecclesiastica della periferia di Milazzo. Nel 2002 con proprio decreto (poi riconosciuto civilmente nel 2004), l’arcivescovo mons. Giovanni Marra (pastore dell’arcidiocesi dal 1997 al 2006) istituisce la nuova parrocchia della Trasfigurazione, staccando così alla parrocchia del Sacro Cuore tutta la parte meridionale della propria circoscrizione.

Il nuovo complesso parrocchiale è costituito da un’aula liturgica di quasi 900 mq, da una casa canonica, da 7 aule per il catechismo e da un salone parrocchiale, ed è affiancato da un campo di calcio e da una piazza attrezzata (questi ultimi realizzati antecedentemente al complesso): l’insieme articolato di spazi ed edifici sembra realizzare il sogno dello storico parroco. A servizio di una comunità costituita da 5000 abitanti (fonte ICSC), la nuova struttura di culto e gli annessi servizi pastorali puntano a proporsi come riferimento identitario, «luogo di aggregazione, luogo che consente ad una popolazione di prendere coscienza di essere popolo che si appartiene l’un l’altro, un popolo che può scoprire la bellezza della propria identità solo attraverso la fraternità e la comunione con il Signore»[1].

La chiesa, ultimata nelle parti architettoniche e impiantistiche nel 2019, è consacrata il 21 novembre 2020 con solenne rito di dedicazione presieduto da mons. Giovanni Accolla (arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi da gennaio 2017), concelebrato da don Piero Di Perri Santo (parrocco della Trasfigurazione dal 2018) e dagli altri parroci del vicariato di Milazzo-Santa Lucia del Mela alla presenza del sindaco della cittadina mamertina Dott. Pippo Midili e della comunità (parte in loco, parte in remoto a causa delle restrizioni governative legate alla pandemia).

 

[1] Dall’omelia di mons. Giovanni Accolla nel rito di dedicazione della chiesa.

Caratteri architettonici

L’immagine di una chiesa come spazio aperto di comunione, che si protende verso la vita del quartiere nello slancio della divulgazione della Parola, è sottesa al progetto dell’intero complesso, anche se molto semplificato rispetto alle idee originarie. Lo schema centrifugo della chiesa e del salone parrocchiale – così come la praticabilità delle aree esterne e la significatività del campanile – sono i capisaldi del disegno architettonico ed ecclesiologico. All’interno del lotto poligonale (quasi trapezoidale) l’aula liturgica si affaccia verso nord-est, ruotandosi a 45° rispetto alla via Maria Grazia Cutuli. In relazione a questo asse viario, che collega la chiesa alla contigua piazza Peppino Impastato, rotatio e translatio sono le due azioni che configurano l’insediamento urbanistico dell’edificio di culto; grazie a loro infatti è ricavato un vasto sagrato triangolare (oggi solo in parte pavimentato) che prosegue in un’ampia zona porticata con la stessa geometria. Gli ambienti “aperti”, oggi purtroppo delimitati da una recinzione metallica, dialogano con il quartiere definendo una sorta di naturale accessibilità e continuità con il contesto.

 

 

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Processi e contesti

In tutta la fase embrionale del programma edilizio risulta centrale l’attività di don Peppino Cutropia. Già impegnato nella “sistemazione” delle strutture ecclesiali della parrocchia del Sacro Cuore (1991-98), il sacerdote avvia nel 1999 le prime interlocuzioni con il comune per l’individuazione di un’area idonea ad ospitare la costruzione da lui immaginata; una “cittadella della fede”. Nella visione di don Cutropia, poi abbracciata da tutti i fedeli attivi nel comprensorio del Sacro Cuore, tale opera era considerata indispensabile al perseguimento di un servizio pastorale accorto alle «esigenze di una popolazione composta prevalentemente da nuove famiglie, ragazzi e giovani che richiedono particolare attenzione nell’evangelizzazione e nell’opera educativa»[2]. L’obiettivo era dunque quello di decongestionare gli spazi della chiesa parrocchiale esistente e contribuire, mediante una complessa opera architettonica, a orientare alla fede e alla crescita cristiana una vasta fascia di popolazione in parte già insediata, ma in forte crescita demografica all’interno di un territorio interessato da molteplici e pianificate opere di urbanizzazione. Nel 2002 il vescovo Marra, con l’intento di promuovere il programma pastorale di don Cutropia e sollecitare l’amministrazione locale nell’assegnazione del terreno, istituisce canonicamente la nuova parrocchia della Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo, portando così a 11 il numero delle circoscrizioni parrocchiali nel comune di Milazzo. L’incarico progettuale è affidato dal parroco all’arch. messinese Antonino La Fauci, il quale aveva già curato diversi progetti per la chiesa e relativi locali del Sacro Cuore.

 

[2] Dal Decreto di istituzione della parrocchia della Trasfigurazione.

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Progetto liturgico e programma iconografico

Fin dalle prime ipotesi progettuali, tutta l’articolazione spaziale è segnata da una continua ricerca di un impianto liturgico “partecipativo”. Nelle parole del progettista: «l’interno viene pensato come uno spazio definito per esprimere e agevolare in tutto il rapporto tra l’assemblea che è anche soggetto celebrante e il pastore promotore dell’azione liturgica»[4]. Nonostante i singoli manufatti siano stati approvati a lavori edili ultimali, l’impostazione celebrativa iniziale e la relativa collocazione dei luoghi liturgici rimangono immutate durante tutto il complesso iter progettuale. Il popolo di Dio è coeso al di sotto dell’invaso cilindrico e orientato verso il presbiterio plenario disposto in asse al portale, secondo una direzionalità predominante segnalata dal disegno pavimentale e dalla geometria del tetto. La calotta del vano centrale è infatti inclinata in modo da favorire un’azione di ascesa dal portale all’area presbiterale. Quest’ultima, per la particolare conformazione planimetrica della pedana, avanza verso l’aula ponendo in evidenza l’altare e l’ambone prossimo all’assemblea. Il fondo del presbiterio è definito da una quinta organizzata su due livelli. Il primo costituito da due setti murari curvilinei che fanno da sfondo alle sedi movibili dei concelebranti e alla sede fissa del celebrante (in cornu epistolae). Il secondo, più arretrato, concavo in sezione in cui trova posto la croce.

 

[4] Dalla Relazione di progetto

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  • arch. Antonino La Fauci - progettazione architettonica
  • arch. don Giovanni Scimone - consulenza progettazione
  • don Massimo Cucinotta - consulenza liturgica
  • ing. Maurizio Campagna - collaudo statico
  • arch. Giuseppe Cannetti - direzione lavori
  • arch. Sebastiano Gringeri - direzione lavori
  • ing. Massimo Merlino - coordinamento sicurezza in fase di esecuzione
  • Domenico Salemi Scarcella - progettazione poli liturgici e crocifisso
  • Istituzione canonica della parrocchia [6 agosto 2002]
  • Riconoscimento civile della parrocchia [26 maggio 2004]
  • Approvazione progetto Giunta comunale e rilascio concessione edilizia [16 giugno 2009]
  • Approvazione progetto preliminare del Comitato per l’edilizia di culto [settembre 2011]
  • Approvazione progetto esecutivo del Comitato per l’edilizia di culto [17 ottobre 2012]
  • rilascio titolo abilitativo [14 giugno 2013]
  • consegna del cantiere e inizio lavori [5 marzo 2014/ giugno 2016]
  • posa della prima pietra [26 giugno 2014]
  • fine lavori [13 maggio 2019]
  • Prima celebrazione eucaristica [16 giugno 2019]
  • Approvazione progetto poli liturgici [19 novembre 2019]
  • sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [6 aprile 2020];
  • Dedicazione [21 novembre 2020]
  • Pianta chiesa, sagoma esterna [lunghezza 32,45 m ca, larghezza 32,45 m ca]
  • Pianta chiesa, sagoma interna [lunghezza 31 m ca, larghezza massima 31 m ca]
  • Raggio corpo centrale aula liturgica [10,60 m ca]
  • Esterno corpo centrale aula liturgica [altezza massima 18,94 m ca]
  • Prospetto principale [altezza 10 m ca]
  • Campanile [altezza 27 m]
  • Portale [altezza 3,80 m, larghezza (accesso centrale) 3,31 m]

Ruoli e professionalità

  • arch. Antonino La Fauci - progettazione architettonica
  • arch. don Giovanni Scimone - consulenza progettazione
  • don Massimo Cucinotta - consulenza liturgica
  • ing. Maurizio Campagna - collaudo statico
  • arch. Giuseppe Cannetti - direzione lavori
  • arch. Sebastiano Gringeri - direzione lavori
  • ing. Massimo Merlino - coordinamento sicurezza in fase di esecuzione
  • Domenico Salemi Scarcella - progettazione poli liturgici e crocifisso

Cronologia

  • Istituzione canonica della parrocchia [6 agosto 2002]
  • Riconoscimento civile della parrocchia [26 maggio 2004]
  • Approvazione progetto Giunta comunale e rilascio concessione edilizia [16 giugno 2009]
  • Approvazione progetto preliminare del Comitato per l’edilizia di culto [settembre 2011]
  • Approvazione progetto esecutivo del Comitato per l’edilizia di culto [17 ottobre 2012]
  • rilascio titolo abilitativo [14 giugno 2013]
  • consegna del cantiere e inizio lavori [5 marzo 2014/ giugno 2016]
  • posa della prima pietra [26 giugno 2014]
  • fine lavori [13 maggio 2019]
  • Prima celebrazione eucaristica [16 giugno 2019]
  • Approvazione progetto poli liturgici [19 novembre 2019]
  • sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [6 aprile 2020];
  • Dedicazione [21 novembre 2020]

Dimensioni architettoniche

  • Pianta chiesa, sagoma esterna [lunghezza 32,45 m ca, larghezza 32,45 m ca]
  • Pianta chiesa, sagoma interna [lunghezza 31 m ca, larghezza massima 31 m ca]
  • Raggio corpo centrale aula liturgica [10,60 m ca]
  • Esterno corpo centrale aula liturgica [altezza massima 18,94 m ca]
  • Prospetto principale [altezza 10 m ca]
  • Campanile [altezza 27 m]
  • Portale [altezza 3,80 m, larghezza (accesso centrale) 3,31 m]
Autore della scheda
arch. Giuseppe Giccone

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