Un momento di grande gioia e spiritualità ha segnato la comunità di Rossano con la solenne celebrazione della dedicazione dell’altare e la benedizione della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata nell’arcidiocesi di Rossano-Cariati. L’evento, svoltosi nella IV Domenica di Quaresima, la Domenica Laetare, ha rappresentato un segno di rinnovamento per un luogo di culto ricco di storia, finalmente restituito ai fedeli dopo un attento intervento di restauro
realizzato anche grazie al contributo dell’8xmille alla Chiesa cattolica
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La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo di Rossano-Cariati, monsignor Maurizio Aloise, alla presenza del Vicario Generale della Diocesi, dei sacerdoti della parrocchia, di numerosi religiosi e religiose, tra cui le Suore dell’Immacolata (Pime), custodi del convento adiacente, e di una nutrita assemblea di fedeli.
Nel corso dell’omelia, Mons. Aloise ha sottolineato il profondo significato della Domenica Laetare, un invito alla gioia nel cammino quaresimale verso la Pasqua. La consacrazione dell’altare e la benedizione della chiesa sono stati interpretati come segni tangibili di rinnovamento spirituale e comunitario.
A suggellare questa giornata di festa, nell’altare è stata posta una reliquia di Santa Aurelia, laica e martire, testimone di una fede incrollabile.
Un luogo di fede, storia e accoglienza.
Santa Maria delle Grazie è da secoli un punto di riferimento per la comunità rossanese. Un tempo sede dei Frati Francescani, ha rappresentato un’oasi di preghiera e di carità, offrendo sostegno ai malati e accoglienza ai pellegrini. Tra il 1975 e il 2010, la chiesa ha ospitato una fraternità di ispirazione monastica che ha contribuito a diffonderne la conoscenza ben oltre i confini nazionali.
Dal 2019, la custodia della chiesa e del convento è affidata alle Suore dell’Immacolata, che continuano a promuovere un cammino di evangelizzazione e accoglienza, nel segno della tradizione spirituale di questo luogo.
Con questa celebrazione, Santa Maria delle Grazie entra in una nuova fase della sua storia, confermandosi sempre più come luogo di preghiera, speranza e comunione per l’intera comunità.