Lodi: il Tesoro di San Bassiano spalanca i forzieri al pubblico

In occasione di Domenica di carta – l’iniziativa annuale di apertura straordinaria di archivi e biblioteche -, l’Archivio diocesano di Lodi propone per domenica 13 ottobre alle ore 16 un tema in consonanza con le celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo Da Vinci. La proposta ruota intorno alla figura di Carlo Pallavicino (1427?-1497), vescovo umanista e mecenate che nel 1495 donò alla Cattedrale di Lodi il cosiddetto Tesoro di San Bassiano, un apparato di paramenti sacri, gioielli, libri liturgici miniati, oggetti d’oro e d’argento tra cui figurano il tabernacolo e il baldacchino, gli unici preziosi di rilievo che, insieme ad altri pochi oggetti, furono salvati dalla razzia napoleonica e dalle vicende del tempo. Sarà l’occasione per conoscere la storia del Tesoro, le influenze, il gusto di un tempo in cui alla corte degli Sforza visse, e per gli Sforza esercitò la propria arte il grande Leonardo. Paola Venturelli, storica dell’arte esperta di arti suntuarie del Quattrocento, aiuterà a rintracciare influenze e rapporti, e parlerà del pezzo più importante della collezione, il grande tabernacolo d’argento smaltato et historiato, e anche degli intrecci tra i diversi esiti stilistici e artistici del periodo in cui operò a Milano Leonardo. Sarà quindi possibile visionare i documenti originali conservati in Archivio diocesano: l’atto di donazione del Tesoro, gli inventari degli oggetti, il sequestro napoleonico. Al termine, don Luca Anelli, direttore del Museo diocesano, accompagnerà gli interessati alla visita guidata di ciò che dell’originario Tesoro di San Bassiano rimane conservato nel Museo.

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